NELLE FAVOLE CI SONO SEMPRE TROPPI DRAGHI
di Claudio Bettarello
In questi giorni, si è fatto un gran parlare della lettera aperta di Mario Draghi, ex-presidente della BCE, pubblicata dal Financial Times il 25 marzo.
Una presa di posizione forte, autorevole, per molti versi spiazzante.
Un’analisi solo superficialmente di respiro europeo ma che in realtà lascia l’Europa ai margini e, soprattutto, non ha significative possibilità di incidere a quel livello.
Nicoletta finalmente fuori dal carcere ma il governo si dia una mossa
Ieri la compagna Nicoletta Dosio è uscita dal carcere ma le misure restrittive a cui è stata comunque sottoposta rimangono in ogni caso assurde e ingiuste. Tuttavia, nella situazione di emergenza sanitaria in cui si trovano le carceri, siamo molto contenti che Nicoletta dopo tre mesi di reclusione alle Vallette sia potuta tornare a casa, seppure agli arresti domiciliari.
Covid19 - Locatelli (Prc-Se): una oscenità la produzione di F35 in piena emergenza sanitaria
“Con i soldi di un F35 (150 milioni di euro ) quanti respiratori si potrebbero acquistare? E’ una domanda che non interessa a quanti hanno deciso di dare continuità alla linea produttiva degli F35 alla Leonardo di Cameri in provincia di Novara” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale di Torino e componente la direzione nazionale Prc-Se. Dopo una breve sospensione delle attività per i casi registrati di lavoratori infettati da coronavirus è ripartita oggi la produzione degli F35 con l’impiego di circa 200 lavoratori.
Covid19 Piemonte- Locatelli (Prc-Se): Riaprire ospedali dismessi. Basta ritardi e scelte dissennate
“Ora tocchiamo con mano cosa significa tagliare posti letto, ospedali, personale sanitario. Anche a Torino e in Piemonte dopo che negli ultimi due tre anni, tra le proteste degli utenti e delle comunità locali, sono stati improvvidamente chiusi una decina di ospedali e tagliati 1500/2000 posti letto, siamo arrivati al limite del collasso sanitario” - dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale di Torino e componente della direzione nazionale di Rifondazione Comunista. Ed ancora: “In piena emergenza sanitaria (ultimo dato noto: i pazienti in terapia intensiva sono 442 su 500 posti disponibili) non c’è tempo da perdere.
Coronavirus - Locatelli (Prc-Se): una vergogna la prosecuzione della produzione delle armi e degli F35
“Non prendeteci per i fondelli” - dichiara Ezio Locatelli della direzione nazionale e segretario provinciale Prc di Torino - “a proposito della decisione del governo di dare continuità alle attività di produzioni di sistemi di guerra che nulla hanno a che vedere con le attività essenziali legate sussistenza delle persone e alla lotta contro il coronavirus. E’ inammissibile . dice ancora Locatelli - che a Cameri, in provincia di Novara, si continui a lavorare per la produzione dei caccia F35. Vien detto che le produzioni andranno avanti a ranghi ridotti, impiegando 80 tecnici e lavoratori su un organico di mille, impegnandosi al tempo stesso a garantire l’applicazione del protocollo di sicurezza per il personale.
Locatelli (Prc-Se): intollerabile il rinvio delle chiusure aziendali. Cirio come Conte: aspettano che i buoi siano scappati dalla stalla? Si vada allo sciopero generale!
“Si sta facendo melina da troppi giorni sulla pelle delle persone. Va bene che in materia di lotta al coronavirus ci siano vincoli di comportamento stringenti per le persone ma è scandaloso che la stessa cosa non valga per le aziende” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. Ed ancora: “oggi Alberto Cirio, presidente della Giunta del Piemonte, in un’intervista dichiara: “capisco le ragioni degli imprenditori, ma siamo in una situazione di emergenza.
Inaccettabili pressioni di Confindustria: non sono bastati i morti di Bergamo?
È vergognoso il documento di Confindustria che cerca di neutralizzare e svuotare la decisione presa dal governo.
Siamo già in ritardo di quindici giorni e il governo non deve farsi ulteriormente condizionare.
Non è bastata la strage infinita a Bergamo?
Il governo e le forze politiche hanno già dato troppo retta al padronato che sta dimostrando ancora una volta la propria irresponsabilità sociale. Si chiuda tutto subito e poi si esaminino eventuali correzioni. Non si faccia il contrario.
Non si tratta di essere autoritari o dittatoriali. Essenziale vuol dire essenziale, non si facciano trucchi.
Lavoratrici e lavoratori hanno già dato.
Si tratta di applicare Costituzione: il diritto alla salute viene prima dei profitti.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Lavoro e salute - numero di marzo
In rete il nuovo numero di marzo del periodico cartaceo Lavoro e Salute diretto da Franco Cilenti.
Per consultarlo clicca qui
Lotta coronavirus senza dismettere colpe e responsabilità
Tratto da Lavoro e Salute – marzo 2020
di Ezio Locatelli*
Tra i tanti numeri del contagio e delle morti da coronavirus quelli di Bergamo sono impressionanti. Lo sono ancor più tenuto conto di numeri sottostimati che non tengono conto delle molte persone che si ammalano e muoiono a casa, senza tampone e senza terapie. Non si sa più quali parole usare per descrivere la catastrofe che si è abbattuta su una delle realtà più ricche e industrializzate del paese:“situazione fuori controllo”, “disastro sociale”, “scenario da apocalisse”. Il fotogramma che ha fatto il giro del mondo dei camion militari che trasportano decine e decine di bare dice più di tante parole.
Lettera agli iscritti su emergenza Coronavirus
Alle iscritte e agli iscritti Prc-Se di Torino
Care compagne e cari compagni
causa emergenza coronavirus è stata temporaneamente chiusa, da mercoledì 11 marzo ,la sede provinciale di Rifondazione Comunista e sospese tutte le attività e gli sportelli della Casa del Popolo La Poderosa in ottemperanza alle misure di contrasto adottate per il contenimento della diffusione del virus. Una moratoria delle nostre attività che non ci deve in alcun modo tenere separati e disconnessi sul piano del confronto e della battaglia politica.
Locatelli:(Prc-Se): emergenza coronavirus: i lavoratori non vanno mandati allo sbaraglio. Sciopero per il diritto alla salute e al reddito
In assenza di risposte volte alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori si deve andare ad una protesta generale. Lo chiedono in queste ore molte realtà di fabbrica. Le ultime misure del governo che riguardano le attività produttive e di ufficio, sono a dir poco insufficienti perché, in materia di lavoro, lasciano l’ultima parola ai padroni: i lavoratori prendano le ferie o siano costretti a lavorare a loro rischio e pericolo. Nei confronti dei lavoratori mancano misure di protezione. Assurdo e criminale che in alcune aree a forte industrializzazione e contagio come la bassa Valseriana (Bergamo) i lavoratori siano stati costretti a lavorare e si continui ancor oggi a lavorare privilegiando gli interessi delle aziende.
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