Ferrero e Locatelli:“contro Nicoletta Dosio misure vessatorie”. Presentata una interrogazione del Gue/Ngl in Parlamento Europeo

“Quelle messe in atto nei confronti di Nicoletta Dosio sono misure vessatorie che non hanno giustificazione alcuna” dichiarano Paolo Ferrero e Ezio Locatelli, rispettivamente vicepresidente della Sinistra Europea e segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Se ne è avuta l’ennesima riprova ieri quando Nicoletta è stata portata dal carcere in ospedale per una visita ambulatoriale. Ammanettata, in una cella blindata, scortata da quattro guardie penitenziarie manco fosse una feroce criminale invece che una persona, una storica attivista che si è sempre battuta a viso aperto per affermare istanze sociali, ambientaliste, pacifiste. Una vera e propria vergogna”.

Contro l’ingiusta carcerazione di Nicoletta e le condanne sproporzionate di altri dodici attivisti Notav, “in contrasto con i principi di libertà e di associazione”, è stata oggi presentata una interrogazione da Miguel Urban Crespo, coordinatore del Gue/Ngl nella commissione diritti umani del Parlamento Europeo.

Di seguito interrogazione:

Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Miguel Urban Crespo (GUE/NGL)

Oggetto: Condanna sproporzionata a Nicoletta Dosio e altri attivisti no Tav in Italia

Premesso che Nicoletta Dosio, di anni 73, è stata condannata ad un anno di reclusione per i reati di violenza privata ed interruzione di pubblico servizio, avendo partecipato, in data 3.3.2012, ad una manifestazione pacifica presso il casello di Avigliana dell’autostrada Torino – Bardonecchia.

Sono stati indagati e condannati, con pene dall’anno ai due anni di reclusione, 12 attivisti, di cui sei incensurati. A nessuno è stata concessa la sospensione condizionale della pena, ordinariamente riconosciuta agli incensurati.

Visto che nonostante i reati contestati alla Dosio ed agli altri prevedano una pena base di 15 giorni, il Tribunale aveva comminato pene a tutti di due anni. La Corte d’Appello ha poi ridotto la pena ad un anno di reclusione, nonostante siano state riconosciute le attenuanti generiche - che ulteriormente avrebbero dovuto abbattere la pena in concreto comminata

Visto l'art. 49(3) della CFREU in materia di proporzionalità delle pene e vista l'espansione di competenze dell'EU in materia penale

Si chiede dunque alla Commissione:

1) se la pena sia compatibile con l'art. 49(3) della CFREU in materia di proporzionalità delle pene

2) se tali condizioni di detenzione di una persona anziana siano conformi ai valori europei di cui all'Art. 2 TEU

3) se tali pene sproporzionate siano in contrasto i principi della libertà di associazione (Art. 12 CFREU) e di espressione (Art. 10 CFREU)

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