Ma se si sono ribellati loro …. forse possiamo farlo anche noi!
di Giorgio Pellegrinelli*
Ho scritto queste righe dopo lo sciopero della filiera Amazon (22 marzo) e quello dei riders (26 marzo). Scioperi a cui è andato il nostro sostegno, anche con partecipazione fisica dove si è riusciti e che , a mio parere, ci dovrebbe far riflettere.
Per inciso nel solo venerdi 26, a Torino ben 5 “manifestazioni” diverse ( sciopero trasporti, scuola,2 dei riders, embraco, senza citare tassisti e spettacoli viaggianti, penso meno vicine alla nostra concezione ma comunque specchio anche loro di difficoltà) hanno popolato piazze diverse e giovedi c’è stata quella sulla sicurezza dei lavoratori pubblici, sabato quello dello spettacolo, oltre all’evento sul M Adelaide.
Rifondazione: Rider, si faccia una legge come in Spagna
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Rifondazione Comunista sostiene il sacrosanto sciopero nazionale dei “rider”. Invitiamo a boicottare oggi le piattaforme che rifiutano di riconoscere a chi fa le consegne i più elementari diritti.
I padroni di Glovo, Uber Eats e Deliveroo vanno costretti a rispettare i diritti di chi lavora.
Indispensabile però che la politica faccia la sua parte.
Bisogna seguire la strada della Spagna dove per iniziativa della ministra di Unidas Podemos, la nostra compagna comunista Yolanda Diaz, sta per essere approvata una legge che stabilisce che i rider debbono essere assunti come dipendenti.
Per il contratto e contro l'arroganza degli industriali
Clicca qui per scaricare il volantino e per avere maggiori info sul tema del lavoro
Rifondazione Comunista sostiene lo sciopero nazionale dei metalmeccanici, indetto per giovedì 5 novembre da Fiom, Fim e Uilm, a sostegno della piattaforma contrattuale contro l’oltranzismo di Federmeccanica e Assistal che non solo chiudono a tutte le richieste, ma attaccano le tutele esistenti rifiutando l’esigibilità
di diritti conquistati. E’ gravissima la chiusura totale del fronte padronale sul salario espressa dal rifiuto
all’aumento dei minimi contrattuali, altrettanto pesante l’arroganza che si spinge fino mettere in discussione automatismi
Seminario 7 novembre 2020: Economia e Lavoro nella transizione digitale
La diretta sarà trasmessa tramite i profili Facebook del Partito della Rifondazione Comunista e tramite la pagina Prima le lavoratrici e i lavoratori.
Parleremo di Economia e Lavoro nella transizione digitale.
Potete conoscere gli ospiti consultando la locandina allegata Clicca qui . Tra questi Francesca Re David , Segretaria Nazionale FIOM CGIL darà un proprio contributo alla discussione tramite la registrazione di un suo intervento video
PERCHE’ “LAVORO PUBBLICO”
Contributo delle Compagne e dei Compagni di Torino impegnati sulle tematiche del lavoro pubblico
Occuparsi di Lavoro Pubblico significa innanzitutto occuparsi di 3,2 milioni di lavoratori e lavoratrici, fra Scuola, Sanità, Enti Locali, Ministeri ed altri Enti e servizi. Questi lavoratori e lavoratrici hanno un’età media superiore ai 50 anni, ed il loro organico è stato in costante diminuzione negli ultimi anni (165.000 unità in meno dal 2009 ad oggi). Il riconoscimento del loro lavoro è andato via via scemando, sia dal punto di vista salariale che della considerazione sociale. Pur essendo il settore sottoposto da anni ad una notevole ondata di privatizzazioni, tuttavia questi lavoratori e queste lavoratrici hanno ancora in larga maggioranza un contratto di lavoro a tempo indeterminato. E’ ovviamente importante, per noi, rivolgerci con attenzione ad un settore così significativo del mondo del lavoro.
Romiti e la sconfitta delle lotte operaie di Fausto Cristofari
Clicca qui per il contributo alla discussione eleborato da Fausto Cristofari e pubblicato nella sezione " lettere" di La Repubblica
Avvio campagna nazionale sul lavoro
Clicca qui per il video di Simone , collaboratore sportivo Clicca qui per il video di Loretta , insegnante Clicca qui per il video di Francesco, disoccupato Clicca qui per il video di Franco, metalmeccanico Clicca qui per il video di Luca, pittore
Clicca qui per firmare la petizione
"Per il reddito alle persone, La sanità e l'istruzione pubbliche" Caricheremo video di compagne e compagni che promuovono l'iniziativa.
Mettiamo al centro i seguenti bisogni, aspettative e domande sociali
-Il diritto al reddito: nessuno sia lasciato senza reddito
-Il rilancio della sanità e dell’istruzione pubblica: investimenti in strutture, attrezzature e organici
-La riconversione ambientale dell’economia e la piena e buona occupazione
Stay connected
Tu chiamalo se vuoi Smart Working
di Cadigia Perini
Dopo “corona virus” fra le coppie di parole più ricorrenti in questi ultimi mesi troviamo “smart working”. Definizione spesso usata a sproposito, non solo perché esiste la definizione italiana “Lavoro Agile”, ma perché nella maggior parte dei casi chi oggi sta lavorando da casa non è in “smart working”, né per la legge né per le modalità di lavoro.