Ad Atene con la Brigata Kalimera. Domenica filo diretto dalla sede di Syriza con la Poderosa

di Ezio Locatelli

Giovedì 22 gennaio si parte con la Brigata Kalimera (in greco "buongiorno") alla volta di Atene a sostegno della campagna elettorale di Syriza. Nella serata di giovedì  parteciperemo, insieme a tanti compagni italiani e di altri Paesi europei, al comizio finale di Alexis Tsipras, quello che il giornale tedesco Der Spiegel ha definito "il pericolo numero uno dell'Europa". Per i mercati, la grande finanza, i poteri forti è proprio così: Tsipras, per il suo programma contro le politiche fallimentari neoliberiste e di austerità, contro i tagli sociali, a favore dei redditi più bassi, rappresenta uno spettro terrificante da osteggiare in tutti i modi.

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Piano per la sede storica di Rifondazione “La trasformeremo in una Casa del popolo”

Da "La Repubblica"

DIEGO LONGHIN
Al compagno Bottazzi, uno dei personaggi principali inventato da Guareschi nei racconti “Peppone e Don Camillo”, brillerebbero gli occhi. Già. Anche lui si era dato da fare per erigere in quel di Brescello una Casa del Popolo. Altri tempi. Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione, deve aver pensato: «Perché no? Torino ne ha bisogno». E così ha messo sotto sopra la grande sede di via Brindisi 18 per trasformarla in una moderna Casa del Popolo.

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Con il trionfo di Syriza la speranza si è messa in cammino in Grecia e in Europa

di Ezio Locatelli*

Stasera il popolo greco, dopo essersi sollevato, ha toccato il cielo con un dito. La vittoria in larga misura di Syriza ha prodotto una sorta di movimento tellurico, entusiasmo all’ennesima potenza in tutta la Grecia, in specie ad Atene dove abbiamo trascorso gli ultimi giorni di campagna elettorale e vissuto l’esplosione di gioia per i risultati elettorali.

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Contro la crisi un nuovo spazio pubblico a Torino - Una Casa del Popolo oltre la sede PRC

di Ezio Locatelli

La storica sede provinciale di Rifondazione Comunista di Torino, una sede bella e spaziosa, è tutta a soqquadro. Niente paura! Il soqquadro è voluto, ha come artefice il partito stesso, il suo gruppo dirigente e i suoi compagni che hanno deciso di dare pratica attuazione al progetto di partito sociale e di far nascere una Casa del Popolo.

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Locatelli (PRC): sia data subito libertà ai NO TAV prosciolti dall'accusa di terrorismo.

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"L'abbiamo sempre detto che l'accusa di terrorismo nei confronti dei quattro attivisti No Tav rei di aver bruciato un compressore era un'assurdità, l'espressione di un accanimento giudiziario nei confronti di un movimento di lotta contro la distruzione di una Valle. L'odierna sentenza della Corte di Assise di Torino che assolve gli imputati dal reato di terrorismo sancisce l'infondatezza di una accusa insensata, un'accusa che ha tenuto ingiustamente in carcere per oltre un anno quattro ragazzi. Detto ciò i tre anni e tre mesi inflitti per reati minori, tra cui il reato di danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale, ci sembrano comunque sproporzionati rispetto al clima di impunità e prescrizione che circonda uomini di potere e del malaffare per reati ben più gravi, un clima che corrompe e inquina il sistema politico ed economico italiano. E' ora di finirla di trattare la lotta contro il Tav in Valsusa come una questione di ordine pubblico o peggio ancora di lanciare accuse del tutto insensate e infondate di terrorismo il cui unico risultato è di gettare benzina sul fuoco. Sia ridata subito libertà ai quattro attivisti No Tav".

Torino , 17 dicembre 2014

A TORINO UNA CASA DEL POPOLO ASSIEME ALLA SEDE PROVINCIALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

*nota approvata all'unanimità dal Comitato Politico Provinciale riunitosi in data 15 dicembre 2014

In occasione dell'ultimo Congresso provinciale abbiamo molto insistito sulla necessità di reagire positivamente ed in avanti alla crisi di rappresentanza e di partecipazione che attraversa le forme tradizionali della politica. Una delle risposte sta in un diverso modo di fare politica.

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La solidarietà di Rifondazione Comunista ai lavoratori della Provincia

Rifondazione Comunista è solidale ed appoggia i lavoratori e le lavoratrici della Provincia di Torino nella difesa del loro lavoro e dei servizi per i cittadini.

Oggi le lavoratrici ed i lavoratori della Provincia di Torino occuperanno la sede storica della provincia in via Maria Vittoria per denunciare il rischio di caos sui servizi e il taglio di centinaia di posti di lavoro. Il riordino delle funzioni previsto tra Città metropolitane e Province non è stato attuato e le ricadute per il personale e per i cittadini sono preoccupanti. I  miliardi di tagli previsti dalla legge di stabilità condannano gli enti al dissesto finanziario, alla drastica riduzioni dei servizi e all’aumento delle tasse locali. Per i cittadini significa avere sempre meno servizi ed è a rischio la protezione sociale. Tra la riforma Delrio e la legge di stabilità il governo PD taglia 20.000 posti di lavoro, più di 500 nella sola Torino, per non parlare dei precari che non verranno stabilizzati. Questo è del tutto inaccettabile, il debito pubblico non lo creano i lavoratori!  Questo governo a guida PD fa annunci populisti come l’abolizione delle province, la cancellazione del Senato elettivo, per fini propagandistici e non si cura delle conseguenze su cittadini e i lavoratori. Siamo di fronte ad un piano in tutti i settori, pensiamo anche alla sanità, di smantellamento dei servizi pubblici chiaramente a favore del settore privato che troverà strade spianate per inserirsi nei vuoti creati ad arte dal governo.

Rifondazione Comunista è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Provincia di Torino per dire no alla smobilitazione dei servizi e al taglio dei posti di lavoro e chiedere al contrario più investimenti pubblici per produrre lavoro, difendere il territorio e lo stato sociale.

Segreteria Provinciale
Rifondazione Comunista Torino

Rifondazione Comunista Torino al presidio in solidarietà degli occupanti dell'ex Moi. Respinte le provocazione razziste.

Ennesima provocazione razzista all’ex Moi di Torino la palazzina costruitain occasione delle olimpiadi invernali oggi divenuta struttura ospitante  centinaiadi profughi del progetto “Emergenza nord Africa” lasciati soli dalleistituzioni.
Dopo meno di 10 giorni dalla visita strumentale e provocatoria diuna delegazione di consiglieri comunali guidata da Maurizio Marrone ( Fratellid’Italia , ex Fuan) cacciata via dagli occupanti, oggi  sabato 13 dicembre un “ fantomatico” comitatodi quartiere -Lingotto è l’Italia-, ha organizzato un corteo (composto da menodi 50 persone protette da un ingente schieramento di forze dell’ordine)  proprio contro l’ex Moi occupato. E’ chiara lavolontà di questi personaggi di innescare uno scontro tra i migranti e gliabitanti del quartiere per poter portare avanti le proprie teorie razziste exenofobe.  La volontà è quella di intervenire sulle contraddizioni aperte dalla crisi e sulla tendenza asfogare rabbia e paure in una guerra tra poveri. Purtroppo vedremo sempre più spesso manifestazioni di questo genere, concentrate soprattutto nelle periferie delle città abbandonate dalla politicalocale dove non sono mai stati affrontati alla radice i problemi sociali maunicamente gestiti in maniera emergenziale e sul piano dell’ordine pubblico.
Una delegazione di Rifondazione Comunista  ha partecipato  al presidio antifascista, che fin dal primopomeriggio ha animato l’ingresso delle strutture occupate dai migranti, respingendoqueste provocazione razziste.

Torino, 13 dicembre 2014

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