6 dicembre una giornata di mobilitazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

A 15 anni dal rogoThyssenKrup si continua a morire di lavoro. Il 6 giornata di mobilitazione nazionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Manifestazioni anche a Torino

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8 dicembre - Marcia popolare NOTAV Bussoleno-San Didero

Anche quest'anno l'8 dicembre Rifondazione Comunsita sarà presente alla marcia popolare NOTAV da Bussoleno a San Didero. Appuntamento alle 11 alla piazza del mercato di Bussoleno.

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Venerdì 2 dicembre con i lavoratori e le lavoratrici in lotta contro il carovita.

Rifondazione Comunsita aderisce allo sciopero generale proclamato dai sindacati di base contro guerra e carovita il 2 dicembre e alla manifestazione del 3 dicembre a Roma. A Torino manifestazione a Porta Nuova.

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A 15 anni dal rogo Thyssen si muore di più di lavoro

Il 6 dicembre ricorre il 15° anniversario del crimine della Thyssen Krupp e ancora giustizia non è stata fatta. Martedì 29 novembre alle 20.30 presso il Circolo La Poderosa a Torino incontro pubblico sulla salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.

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Appello per Unione Popolare

Dopo gli endorsement di Melenchon, Iglesias, Corbyn, Aubry, Ken Loach, Mimmo Lucano, Elio Germano, Gregorio De Falco, Salvatore Borsellino, Paolo Maddalena, Carlo Rovelli, Moni Ovadia, Giovanni Impastato, Unione Popolare con De Magistris riceve il sostegno di un lungo elenco di intellettuali, artisti, attiviste/i e militanti della sinistra e dei movimenti sociali, pacifisti, ambientalisti, femministi e lgbtqi.

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Torna la Festa in Rosso a Torino

Dal 15 al 18 settembre torna la Festa in Rosso di Rifondazione Comunista a Torino Circolo Arci della bocciofila Vanchiglietta, Lungo Dora Pietro Colletta 39. Una festa contro la guerra, per la giustizia sociale e ambientale.

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Presentato il simbolo di Unione Popolare

Oggi 4 agosto è stato presentato, in un’affollata conferenza stampa, a Napoli il simbolo con cui Unione Popolare, si presenterà alle imminenti elezioni politiche. Unione Popolare, il solo voto utile per la pace, i diritti, il lavoro, l’ambiente.

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Torino – Locatelli* (Prc-Se): anche se non entriamo in Consiglio Comunale la strada da percorre è quella intrapresa: l’unitarietà di tutte le forze di cambiamento

Sapevamo benissimo di una campagna elettorale improba a fronte di meccanismi elettorali distorcenti. Meccanismi che riducono drasticamente lo spazio per un voto di rappresentanza a favore del cosiddetto voto utile che utile non è. L’abbiamo affrontata come meglio si poteva fare, coalizzando tutte le forze di sinistra disponibili attorno a una candidatura a sindaco di una figura di grande prestigio come quella di Angelo d’Orsi. Ancora una volta non possiamo che rivolgere ad Angelo un vivo ringraziamento per essersi speso con grande dedizione e competenza. La sua è stata una candidatura che, al di là dell’oscuramento mediatico, ha raccolto apprezzamenti a non finire. Così come tanti apprezzamenti sono stati espressi all’unitarietà delle forze sociali e politiche che abbiamo ostinatamente perseguito. Anche se non entriamo in Consiglio Comunale (dovremmo entrare invece in diversi Consigli Circoscrizionali), pur ottenendo un risultato elettorale significativo, rimane valida la strada intrapresa riguardo a qualsiasi progetto di cambiamento. Una strada impervia che va perseguita contrastando i processi di frammentazione sociale e politica, le espressioni narcisistiche e autoreferenziali che fanno unicamente il gioco degli avversari. Ma detto ciò, ancor prima del problema della rappresentanza istituzionale, quello che abbiamo come sinistra è un problema di ricostruzione di proposta e di rappresentanza sociale nei luoghi di lavoro, di studio, nei quartieri in maniera tale da ridare una speranza di cambiamento ai molti che l’hanno persa per lo stato di abbandono, di precarietà, di disagio sociale in cui sono costretti a vivere. Oltre il 50% dell’elettorato torinese, un dato macroscopico, non è andato a votare non intravedendo alternative. E quando queste alternative vengono messe in campo, come abbiamo cercato di fare, entra in azione il sistema oliato della disinformazione mainstream. In ogni caso da qui bisogna ripartire facendo tesoro della campagna fatta, di una campagna straordinaria che abbiamo condotto guardando non solo ai risultati immediati ma alla prospettiva. Facendo altresì mente locale dei tanti limiti che la sinistra è chiamata a superare. Ancora grazie alle compagne e ai compagni che si sono spesi per questa campagna. La lotta per un società migliore continua.

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