No allo stravolgimento della realtà. Le uniche violenze del 1 maggio a Torino sono quelle scatenate dalle cariche di polizia

Locatelli, Cristofari, Deambrogio* (Prc-Se): No allo stravolgimento della realtà. Le uniche violenze del 1 maggio a Torino sono quelle scatenate dalle cariche di polizia

Mistificatori. Non è possibile che la responsabilità degli scontri avvenuti il primo maggio a Torino venga stravolta a tal punto. Piero Fassino, ex sindaco di Torino, parla senza ritegno alcuno di “gruppi violenti” che “hanno turbato il #primomaggio a Torino, confermando di non avere nulla a che vedere con i lavoratori che invece sanno bene chi sta dalla loro parte”. Lasciamo perdere la battuta sul rapporto con i lavoratori da parte di uno che non ha mai perso occasione di dare dimostrazione della sua consonanza con Sergio Marchionne. In realtà ciò che è stato visto e subito da tutti i presenti sono le cariche della polizia in assetto antisommossa, polizia che ha deciso di smembrare a viva forza lo spezzone del corteo schierato a vario titolo contro la guerra in modo tale da impedirne l’entrata in piazza San Carlo. Bisogna smetterla con le menzogne. Anche l’Ansa riferisce che “le forze dell’ordine hanno preso a manganellate i manifestanti per farli indietreggiare”. Ciò che è avvenuto è in tutto e per tutto inaccettabile. L’indecente messinscena delle violenze messe in atto il primo maggio va smascherata. Con buona pace di Fassino c’è un'unica responsabilità riguardo gli scontri di ieri, la responsabilità delle forze dell’ordine che hanno deciso di impedire il diritto di manifestare per una parte del corteo. Inammissibile. Uniamo le forze contrarie alla barbarie della guerra, costruiamo un grande movimento per la pace respingendo risolutamente intimidazioni di sorta.

 *Ezio Locatelli, segreteria nazionale, Fausto Cristofari segretario provinciale Torino, Alberto Deambrogio, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista

 

A TORINO LA SOLITA RICETTA: BOTTE A CHI PROTESTA! DA RIFONDAZIONE COMUNISTA SOLIDARIETÀ AL COMITATO ESSE NON

 Da tempo l’area ex Westinghouse, nel quartiere Cit Turin, è interessata da un progetto di ristrutturazione che ricalca ciò che già è stato fatto in varie zone della Città: si prende una delle tante aree dismesse e ci si mette un supermercato, magari insieme a strutture delle quali le/gli abitanti del quartiere non hanno alcun bisogno.

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Inaccettabile la continua criminalizzazione delle lotte!

Dichiarazioni di Fausto Cristofari (segretario provinciale PRC Torino) ed Ezio Locatelli (segreteria nazionale PRC)

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Massimo sostegno alla sciopero generale

Clicca qui per alcune foto dalla manifestazione di Milano e clicca qui per la diretta video dal corteo.

La proclamazione dello sciopero generale del 16 dicembre ha scatenato una canea reazionaria che vede unito tutto l’arco incostituzionale dei partiti neoliberisti di destra e centrosinistra, televisioni, grande stampa e naturalmente Confindustria.In questo paese lo svuotamento della democrazia costituzionale e la deriva autoritaria sono tali che dichiarare uno sciopero generale – pur con toni e una piattaforma per nulla radicali – diventa un delitto di lesa maestà nei confronti del governo. Lo sciopero generale viene definito “incomprensibile”, “irresponsabile”, “immotivato” e “ingiustificato” da chi non vuole che le classi lavoratrici tornino a far sentire la propria voce e a rivendicare i proprio diritti. Contro lo sciopero generale si manifesta un clima intollerante da parte del “regime dei padroni” a cui bisogna rispondere con la massima mobilitazione e partecipazione.

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Rifondazione Comunista con il movimento No Tav per la solidarietà

Clicca qui per le foto del corteo Clicca qui per le dichiarazioni di Paolo Ferrero.

Fausto Cristofari segretario provinciale PRC-SE: “Rifondazione Comunista sarà presente con una propria delegazione alla MANIFESTAZIONE NO TAV dell’8 DICEMBRE, che si snoderà da Borgone a San Didero.
Confermiamo così la nostra opposizione a questa opera inutile, destinata a devastare l’intera Val di Susa, con effetti pesantissimi dal punto di vista ambientale. Siamo contro un modello di sviluppo basato su grandi opere la cui realizzazione sottrae risorse ai veri bisogni della popolazione, dalla salute alla cura del territorio. La realizzazione della TAV sta procedendo con la devastazione, anche, del tessuto sociale e democratico, come dimostrano la recente condanna di Nicoletta Dosio e l’estradizione di Emilio Scalzo, con cui viene riaffermata l’introduzione del “reato di solidarietà’”.

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Rifondazione: sabato 2 dicembre NO DRAGHI DAY, manifestazioni in tutta Italia

Clicca qui per le foto dell'iniziativa

Rifondazione Comunista partecipa e invita a partecipare al NO DRAGHI DAY, la giornata di mobilitazione nazionale indetta unitariamente per il 4 dicembre dai sindacati di base per protestare contro le misure economiche del governo Draghi, in particolare la manovra di bilancio e contro le direttive del Viminale che attaccano la libertà di manifestare.
La manovra del governo prosegue sulla linea neoliberista che destina grandi risorse pubbliche alle imprese a sostegno di una ristrutturazione pagata dalle lavoratrici e dai lavoratori con i licenziamenti, le delocalizzazioni e la disoccupazione, l’aumento della precarietà, bassi salari perdita di diritti.

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Fausto Cristofari - Segretario provinciale Prc sull'arresto di Emilio

Con un’operazione massiccia di polizia ieri Emilio, colpevole del reato di solidarietà verso i migranti al confine fra Italia e Francia, è stato condotto in carcere, accompagnato dalla protesta popolare. Si tratta di un preciso segnale rivolto a tutte e a tutti: se esprimete solidarietà ci rivarremo sulla persona a cui la solidarietà si rivolge. Una logica aberrante, come ha sottolineato ieri, all’assemblea NO TAV di Bussoleno, l’avvocato di Emilio. E’ una ragione in più per accorrere in massa alla MANIFESTAZIONE del movimento NO TAV che si svolgerà MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE alle 13, da Borgone a San Didero. Rifondazione Comunista aderisce con convinzione a questo importante momento di mobilitazione contro un modello di sviluppo, pienamente sostenuto dal governo Draghi, che è degradante e distruttivo sotto ogni punto di vista e rivolge a tutte le forze che intendono costruire ad esso un’alternativa solidale e popolare un forte appello alla partecipazione. NO AL REATO DI SOLIDARIETÀ! PARTECIPIAMO TUTTI ALLA MANIFESTAZIONE NO TAV DELL’8 DICEMBRE!

Censura fascista alla Regione Piemonte contro storico Eric Gobetti

Il presidente leghista del Consiglio Regionale del Piemonte, su richiesta di un assessore di Fratelli d'Italia, ha ritirato il patrocinio a un incontro su" fascismo, guerra e foibe" con lo storico Eric Gobetti che si terrà stasera alla Casa della Resistenza di Verbania. Siamo all'apoteosi del rovescismo storico. Gli eredi dei fascisti pretendono di decidere chi sia legittimato a parlare di storia e ovviamente non lo sarebbe uno storico antifascista. Non è un caso che i neofascisti di Casa Pound siano intervenuti con un manifesto e un comunicato contro Gobetti accusandolo di revisionismo storico. L'autore di "E allora le foibe" è particolarmente inviso a questa destra perchè mette in discussione la narrazione che, grazie all'istituzione bipartisan del Giorno del Ricordo, è riuscita a imporre sulle vicende del confine orientale. Gobetti ha la grave colpa di ricordare che a scatenare la violenza, la repressione e poi la guerra furono i fascismi italiano e tedesco.
Solidarietà allo storico da Rifondazione Comunista.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Fabio Panero, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

 
 
 
 
 

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