Piemonte – Dopo aver “favorito i contagi” basta mettere a repentaglio la salute delle persone

Trovo urtante che il presidente della Giunta Regionale Alberto Cirio invochi a ogni piè sospinto un inasprimento delle sanzioni nei confronti dei cittadini che scendano eventualmente in strada – ovviamente le misure precauzionali vanno osservate - e dica poco o nulla sugli industriali che, a tambur battente, chiedono di aprire le fabbriche.

Già in Piemonte ce ne sono troppe - 5mila circa - che operano in deroga senza parlare delle produzioni belliche come quelle relative ai caccia da combattimento F35 che vanno avanti come se niente fosse, con il beneplacito di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione. Questo inasprimento di toni nei confronti dei singoli cittadini nasconde ritardi, incapacità, “assenza di una strategia preventiva e operativa delle situazioni più critiche”, come denunciato in maniera circostanziata nell’atto di accusa firmato e diffuso ieri da tutti gli ordini dei medici delle province piemontesi. Ritardi e manchevolezze che “hanno favorito i contagi”, come dicono ancora i medici. Di tutto ciò anche in Piemonte è bene che si vada ad un accertamento delle responsabilità politiche e gestionali. Non tollereremo che dopo quanto avvenuto in termini di diffusione del contagio e di incremento a dismisura dei decessi si vada avanti senza adeguate misure sanitarie o si facciano scelte da parte del governo o della regione del Piemonte di riapertura di attività che mettano ulteriormente a repentaglio la tutela della salute delle persone.

Ezio Locatelli, segretario Provinciale Prc.Se di Torino

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