Piemonte – Locatelli* (Prc-Se): basta soldi a pioggia alle imprese. Per l’area di crisi serve una politica di piano
Non ci siamo proprio. Troppi soldi alle imprese senza l’esercizio di un ruolo di indirizzo e controllo pubblico sulla finalità delle produzioni in essere. I fondi messi a disposizione per il piano di rilancio industriale ed economico dell’area di crisi (automotive, aerospazio, intelligenza artificiale) messo a punto dal Ministero per lo Sviluppo Economico in un incontro con Regione Piemonte e Città di Torino va in questa direzione. Soldi quantificati in circa 90 milioni di euro – mica bruscolini – volti ad assecondare le richieste degli industriali senza alcun ripensamento delle scelte messe in campo.
Anche a Torino Rifondazione Comunista aderisce alla mobilitazione nazionale " Per una società della cura "
Clicca qui per le foto dell'iniziativa in piazza Castello
Sabato 21 novembre 2020:
ore 11 - 13 Presidio in Piazza Castello fronte palazzo Regione.
Il presidio avverrà tenendo conto di tutte le precauzioni (mascherine e distanza).
ore 17 - 19 Assemblea on line per discutere e confrontarci sul manifesto. Link per il collegamento clicca qui
Rifondazione Comunista di Torino aderisce alla manifestazione di sabato 21 novembre a Torino, ore 11 in piazza Castello, indetta dalle associazioni, movimenti sociali, forze politiche, singole persone sottoscrittici dell’appello “la società della cura, fuori dall’economia del profitto”.
Piemonte - Locatelli* (Prc-Se): dall’Unità di Crisi dichiarazioni strampalate su Rsa. Si approntino strutture apposite per tutelare gli anziani malati
Ma come si fa a dire, come fa oggi Gian Luca Vignale dell’Unità di Crisi Covid 19 del Piemonte, nonché Capo di Gabinetto della Regione, che la situazione nelle Rsa piemontesi è una “situazione sotto controllo”, tutto sommato “positiva”? Come può esserlo col 10 per cento degli ospiti e il 6 per cento del personale infettato e una ventina di strutture in forte difficoltà, per stare ai dati forniti da Vignale? Dati peraltro molto più bassi rispetto a quelli ipotizzati da Anaste (associazione nazionale strutture terza età) che parla di un contagiato ogni quattro ospiti visto che non sarebbero stati ancora computati i dati di un centinaio di Rsa.
Locatelli (Prc-Se): gioiamo per la rimessa in libertà di Nicoletta. No alla repressione e alle reclusioni ingiuste dei NoTav
Da oggi la compagna Nicoletta Dosio è tornata in libertà dopo aver scontato la condanna a un anno di reclusione per aver partecipato, nel lontano 2012, a una pacifica protesta No Tav. “Una condanna ingiusta, assurda così come ingiuste e assurde sono le innumerevoli misure restrittive emanate nei confronti di attivisti Notav rei di aver difeso la Valsusa da un’opera distruttiva e inutile” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Un’opera – continua Locatelli - che si vuol portare avanti, costi quel che costi, ricorrendo non solo a operazioni truffaldine ma fomentando la repressione di chiunque faccia opposizione. L’AV Torino Lione, come ogni altra grande opera, fa parte dell’espansionismo del capitale.
Lavoro e Salute - numero di novembre
In rete il nuovo numero del mensile Lavoro e Salute diretto da Franco Cilenti
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Piemonte - Locatelli* (Prc-Se): Icardi smettila di perdere altro tempo in materia di assunzione di personale sanitario
L’assessore regionale Icardi non meni il can per l’aia. Parli chiaro, si assuma le proprie responsabilità. E’ superfluo dire, come fa oggi a mezzo stampa, che “i bandi consentono di contrattualizzare personale sanitario proveniente da tutti i Paesi, anche da quelli non appartenenti all’Unione Europea” – lo sappiamo benissimo - se questo finora non è stato fatto. A noi interessa cosa l’assessore sta facendo all’atto pratico. Più volte nelle settimane scorse abbiamo denunciato l’inottemperanza della legge n. 27/2020 che dà la possibilità di reclutare personale medico e sanitario tra i professionisti extra Ue.
DIRETTA FACEBOOK "Contagiati e sacrificati: il punto sulla pandemia in Piemonte e in Italia"
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Contagiati e sacrificati-iniziativa online
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Lunedì 9 novembre dalle ore 21.00 iniziativa pubblica online per fare il punto sullo stato della pandemia in Piemonte e in Italia a partire dal libro inchiesta di Vittorio Agnoletto "Senza Respiro". Com ripensare un modello di sanità pubblica
Dove seguire l'iniziativa? sulla pagina Facebook di Rifondazione Comunista Torino oppure sul sito www.prctorino.org
Interverranno:
Piemonte - Locatelli (Prc-Se): Cirio , indecenti le tue parole su misure anti Covid. Per caso vuoi adottare lo slogan nefasto “Piemonte is running”?
“Affermazioni indecenti che per puro gioco allo scaricabarile cambiano da un giorno all’altro le carte in tavola” così Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino, stigmatizza le ultime esternazioni di Alberto Circio. Solo l’altro ieri il presidente della regione Piemonte, a proposito del lockdown che scatterà nelle prossime ore, diceva di una sospensione necessaria per essere pronti a ripartire a breve. Ora che la decisione è stata presa Cirio, per non essere dammeno di Fontana, fa la voce grossa contro le misure che sono state prese. Troppo restrittive e diverse da altre regioni, dice Cirio, a fronte del netto miglioramento dei dati del Piemonte conseguito grazie alle scelte di prudenza che la regione ha già saputo adottare nelle settimane scorse.
Per il contratto e contro l'arroganza degli industriali
Clicca qui per scaricare il volantino e per avere maggiori info sul tema del lavoro
Rifondazione Comunista sostiene lo sciopero nazionale dei metalmeccanici, indetto per giovedì 5 novembre da Fiom, Fim e Uilm, a sostegno della piattaforma contrattuale contro l’oltranzismo di Federmeccanica e Assistal che non solo chiudono a tutte le richieste, ma attaccano le tutele esistenti rifiutando l’esigibilità
di diritti conquistati. E’ gravissima la chiusura totale del fronte padronale sul salario espressa dal rifiuto
all’aumento dei minimi contrattuali, altrettanto pesante l’arroganza che si spinge fino mettere in discussione automatismi
Locatelli (Prc-Se): Cirio basta parole frivole. Anche in Piemonte “l’è tutto da rifare”
Basta parole frivole che non fanno i conti con la realtà sanitaria e sociale drammatica e con le proprie pesanti responsabilità. Il presidente della regione Piemonte, a proposito del lockdown che scatterà nelle prossime ore a livello regionale, dice: "una sospensione che vogliamo breve, per essere pronti a ripartire come prima senza doverci più fermare". Ovviamente la fermata riguarda il tempo di vita dei cittadini non certo il tempo che uno è costretto a trascorrere sul posto di lavoro a proprio rischio e pericolo. Sempre qualche mese fa il presidente di regione parlava di "ritorno a una nuova normalità". E' proprio questo il punto. La vostra normalità fatta di tagli di personale sanitario, di trasporti stracolmi, di classi pollaio, di mancati controlli sui posti di lavoro, di mancate misure di prevenzione sanitaria ha avuto l’effetto di ingigantire la seconda ondata di pandemia. Una ricaduta che in buona parte poteva e doveva essere evitata. Adesso per favore ci si risparmi di parlare a vanvera di ritorno alla normalità. Come diceva a suo tempo Gino Bartali "Gli è tutto sbagliato… l’è tutto da rifare".
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