Oggi a Torino, al consolato cileno, presidio Prc-Se in solidarietà con i popoli in lotta contro le politiche di guerra e di oppressione. Incontrato il console cileno
Questo pomeriggio, alle ore 15,30, davanti al consolato del Cile, si è tenuto un presidio di Rifondazione Comunista in segno di protesta contro la brutale repressione del popolo cileno in rivolta contro le politiche di impoverimento sociale portate avanti dal governo neoliberista Pinéra. Una repressione che ci riporta ai tempi bui di Pinochet, che finora ha mietuto 19 morti, 600 feriti, migliaia di arresti. Il presidio è stato anche l’occasione per esprimere solidarietà a tutti i popoli in lotta in diverse parti del mondo contro l’oppressione e l’iniquità del sistema neoliberista, oltre che solidarietà al popolo curdo vittima delle mire espansionistiche e degli attacchi armati della Turchia di Erdogan, paese aderente alla Nato.
Locatelli (Prc): La Mahle via dal Piemonte? Un atto proditorio. Difendere i posti di lavoro!
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino:
“Un atto proditorio. La decisione della Mahle di chiudere entro fine anno i due stabilimenti piemontesi, uno a La Loggia (To), l’altro a Saluzzo (Cn) buttando sul lastrico 450 lavoratori e lavoratrici non ha giustificazione alcuna. Mahle è una multinazionale tedesca, uno dei tre maggiori produttori di componenti automobilistici a livello mondiale. Un colosso che conta 79 mila dipendenti sparsi in tutto il mondo in oltre 170 stabilimenti con un fatturato di oltre 12.581 miliardi di euro. La decisione di chiudere in Piemonte e di trasferire le aziende in Polonia sono dettate unicamente da ragioni di ingordigia, da un’operazione di rialzo dei profitti della multinazionale. Peraltro la stessa ha goduto di supporti pubblici che non hanno impedito di fare il bello e il cattivo tempo.
L’Italia ha bisogno di un’alternativa. Il 25 ottobre in piazza a Torino dalla parte dei lavoratori, precari, disoccupati, pensionati
Uscire dalla passività, lottare, rompere la gabbia e le politiche antisociali dei padroni e dei governi che si sono susseguiti in questi anni. Per questo Rifondazione Comunista parteciperà alla manifestazione indetta dal sindacalismo di base e da altre forze della sinistra di alternativa che si terrà venerdì 25 ottobre, con ritrovo alle ore 10 di fronte a Porta Nuova a Torino. Tra le richieste che avanziamo quelle di forti aumenti salariali, difesa dell’ambiente, libertà di sciopero, diritto alla sanità, all’istruzione, alla casa, ai trasporti; un nuovo piano per il lavoro finalizzato alla riconversione ambientale e sociale dell’economia e delle produzioni, abolizione del Job Act e delle norme che precarizzano il lavoro, introduzione di una patrimoniale sulle grandi ricchezze, abrogazione dei decreti sicurezza. Per costruire una svolta politica reale è necessario scendere in piazza, costruire mobilitazione sociale, supportare tutti i momenti di lotta che ci sono in questo momento nella nostra città e nell’intero Paese.
la segreteria provinciale Prc-Se di Torino
Manital venduta a un fondo finanziario: resta la preoccupazione per le sorti dei lavoratori
Articolo di Cadigia Perini - segretaria Prc Ivrea
Si sperava in un partner industriale e invece Manital viene venduta a un fondo finanziario, l'IGI Investimenti Group specializzato nell'acquisizione di aziende in crisi. L'operazione, della quale si sa ancora molto poco, potrebbe fornire ossigeno a Manital per qualche anno, ma il futuro rimane incerto.
La vendita di aziende a fondi finanziari è ormai un classico nel mondo delle medie-grandi imprese: quando i bilanci cominciano a tremare o quando dietro alla gestione di un'azienda non c'è un solido progetto industriale, si passa la mano a un fondo che è nato proprio per fare scouting di aziende in crisi.
Locatelli (Prc-SE): le ricette di Conte per la crisi di Torino: tanto fumo e niente arrosto. Prc in piazza con i lavoratori
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino:
“Tanto fumo, niente arrosto. Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oggi in visita a Torino, sulla fuoriuscita dalla crisi produttiva e occupazionale che attanaglia l’area metropolitana e il Piemonte lasciano il tempo che trovano. Con poche novità di facciata non c’è nulla che dica di un cambio di rotta rispetto alla logica dello sviluppo sin qui intervenuta, una logica che ha esaurito la sua spinta propulsiva: incentivi alle imprese, flessibilità del lavoro, privatizzazioni e tagli alle spese sociali.
Torino- Locatelli: fatto di inaudita gravità il blitz al liceo Gioberti. Si dimetta chi l’ha ordito
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino:
“E’ di queste ore la notizia che i professori del liceo Gioberti sono stati fatti oggetto di un blitz della guardia di finanza. Una operazione di polizia svolta all’improvviso, durante lo svolgimento delle lezioni, sotto lo sguardo allibito di studenti e colleghi, motivata sul piano del controllo della presenza e dell’identità del personale scolastico. Controllo, sia detto, che spetta al dirigente scolastico. Trattare la scuola come una azienda o peggio una caserma – altro che normale controllo - e non come comunità educante, luogo di libertà e di crescita, è un fatto di inaudita gravità che non può essere avallato. Significa gettare discredito sulla scuola pubblica. Quanti hanno deciso di condurre operazione di polizia, per di più in forme così plateali, dovrebbero essere destituiti da qualsiasi incarico pubblico. L’Italia è il paese col primato di attività criminogene, fraudolente e di evasione fiscale per l’assenza di adeguati controlli. Queste le attività da perseguire. Basta sviare l’attenzione dell’opinione pubblica”.
Locatelli (Prc-Se): No a misure di sorveglianza nei confronti di chi si batte contro la guerra e i terroristi dell’Isis
Altro che sorveglianza speciale. I giovani torinesi che hanno partecipato alla resistenza contro i tagliagola dell’Isis dovrebbero avere il riconoscimento della città per le loro scelte e il loro coraggio. Questa mattina una rappresentanza di Rifondazione Comunista ha partecipato al presidio davanti al Tribunale di Torino in segno di protesta contro la minacciata applicazione di una misura del codice fascista che non ha giustificazione alcuna. Indigna la motivazione adotta dal Pm secondo cui i volontari italiani anti Isis, che sono anche attivisti No Tav, potrebbero costituire un pericolo per l’impiego delle acquisite conoscenze in materia di armi. L’unico pericolo reale in questo momento è la guerra scatenata contro il popolo curdo dalla Turchia, con l’avallo della Nato. Questa mattina il Tribunale di Torino ha rinviato di 15 giorni il pronunciamento definitivo riguardo alla richiesta di sorveglianza speciale nei confronti di quattro giovani. Noi stiamo contro la guerra, con chi combatte contro i terroristi dell’Isis.
Valle Susa - Locatelli (Prc-Se): repressione, ancora repressione. Libertà per Nicoletta e tutti gli esponenti No Tav
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino:
“Non è in alcun modo tollerabile che chi lotta per difendere un territorio contro opere affaristiche debba finire in carcere. Agli esponenti No Tav - tra questi la compagna Nicoletta Dosio - che hanno ricevuto notifica di un ordine di carcerazione, per una manifestazione avvenuta nel 2012 al casello di Avigliana (Torino) dell’autostrada del Frejus, va la nostra piena solidarietà. Il provvedimento è stato preso a seguito di una condanna, divenuta definitiva, a un anno di reclusione senza condizionale.
Il Prc con i curdi del Rojava. Manifestazione a Torino
Via i criminali di guerra! Rifondazione Comunista parteciperà alla manifestazione contro l’aggressione a mano armata perpetrata dalla Turchia di Erdogan, appoggiata dagli Stati Uniti di Trump, ai danni del Rojava, del popolo curdo. La manifestazione si svolgerà a Torino, come in altre parti d’Italia, sabato 12 ottobre, con ritrovo in piazza Castello alle ore 17,30. L’aggressione del Rojava è un’azione di terrorismo internazionale, una “coltellata alla schiena” rivolta in particolare contro i partigiani curdi che sono stati decisivi per la sconfitta delle forze fasciste e fondamentaliste dell’Isis. La loro colpa è di aspirare alla costruzione di una società fondata su un modello democratico di coesistenza e di giustizia sociale.
Lavoriamo per un’alternativa sociale e politica
Documento approvato dalla Direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, Roma 7 ottobre 2019.
La Direzione Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
saluta con gioia l’immensa partecipazione alle manifestazioni per lo sciopero mondiale per il clima. Che milioni di ragazze e ragazzi scendano in piazza con la parola d’ordine “Cambiare il sistema non il clima” è un fatto politico fondamentale. Grazie alle nuove generazioni l’emergenza ambientale è finalmente posta al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica con un approccio che non riguarda solo gli stili di vita individuali ma le logiche del capitalismo neoliberista a livello planetario. E’ infatti evidente come all’origine della catastrofe ambientale vi sia la logica del profitto come unico criterio attorno a cui organizzare la produzione e le relazioni sociali.
Torino - Locatelli (Prc-Se): segregazione per il mercato dei poveri? Decisione dissennata
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino, dichiara:
“La decisione di Chiara Appendino di smantellare con la forza il mercato del Barattolo suscita sdegno e riprovazione. Un’operazione che sa molto di ghettizzazione. Si è deciso di espellere dal Balon, storico mercato delle pulci di Torino, i venditori più poveri, quelli che campano della vendita di oggetti usati, di poco valore, raccattati nei cassonetti o nella pulizia delle soffitte o scantinati. Oggetti che peraltro raccolgono l’interesse di un considerevole fetta di pubblico. Lo si è fatto in una maniera violenta, col posizionamento di barriere di cemento, l’impiego di forze di polizia.
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