Locatelli (Prc-Se): la sindaca di Torino, sull’Av, dalla padella alla brace

“Non è un’allucinazione. Chiara Appendino non è più Chiara Appendino. La sindaca di Torino, in piena mutazione genetica, al pari del M5S cui è iscritta, ieri al convegno dell’Unione Industriali se n’è uscita dicendo non solo che “sul Tav i giochi sono fatti, che l’opera si fa”. La sindaca mutante di Torino, la stessa che aveva iniziato la sua carriera politica partecipando alle proteste No Tav, ha rilanciato parlando del progetto di collegare Milano Torino in appena sette minuti tramite Hyperloop, una tecnologia di trasporto ad altissima velocità, una sorta di treno lanciato a 1200 chilometri orari all’interno di tubi a bassa pressione. Un progetto su cui starebbe lavorando in simbiosi con Giuseppe Sala, sindaco di Milano.

 

Obbiettivo, viene detto, è “accorciare i tempi e rendere i viaggi sempre più comodi”. Altro che tunnel di 57 chilometri del Monviso per la realizzazione dell’AV Torino Lione, qui il progetto consta di un mastodontico manufatto di cemento e acciaio di 144 chilometri. Un’opera costosissima, a forte consumo di territorio, altamente energivora, del tutto avulsa dalla domanda reale di trasporto pubblico. Una cosa simile dovrebbe essere realizzata anche tra Milano e Bologna, su una percorrenza di 213 chilometri, con buona pace delle ripercussioni in materia di cambiamenti climatici. Progetti semplicemente assurdi, tanto più a fronte di centinaia di migliaia di pendolari per lavoro e studio che subiscono disagi e ritardi continui. Basta con progetti insostenibili, in rotta di collisione con la necessità di rilanciare il trasporto pubblico collettivo e di attuare un risparmio di territorio e di consumi energetici. No al Tav in Valsusa, no a Hyperloop. La mobilitazione continua. Non abbiamo alcuna intenzione di cadere dalla padella alla brace”.
Torino, 1 ottobre 2019

Tesseramento 2023

 

  

 

L’ISCRIZIONE A RIFONDAZIONE COMUNISTA: UNA SCELTA DI CLASSE

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