Coronavirus - Locatelli (Prc-Se): una vergogna la prosecuzione della produzione delle armi e degli F35
“Non prendeteci per i fondelli” - dichiara Ezio Locatelli della direzione nazionale e segretario provinciale Prc di Torino - “a proposito della decisione del governo di dare continuità alle attività di produzioni di sistemi di guerra che nulla hanno a che vedere con le attività essenziali legate sussistenza delle persone e alla lotta contro il coronavirus. E’ inammissibile . dice ancora Locatelli - che a Cameri, in provincia di Novara, si continui a lavorare per la produzione dei caccia F35. Vien detto che le produzioni andranno avanti a ranghi ridotti, impiegando 80 tecnici e lavoratori su un organico di mille, impegnandosi al tempo stesso a garantire l’applicazione del protocollo di sicurezza per il personale.
Locatelli (Prc-Se): intollerabile il rinvio delle chiusure aziendali. Cirio come Conte: aspettano che i buoi siano scappati dalla stalla? Si vada allo sciopero generale!
“Si sta facendo melina da troppi giorni sulla pelle delle persone. Va bene che in materia di lotta al coronavirus ci siano vincoli di comportamento stringenti per le persone ma è scandaloso che la stessa cosa non valga per le aziende” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. Ed ancora: “oggi Alberto Cirio, presidente della Giunta del Piemonte, in un’intervista dichiara: “capisco le ragioni degli imprenditori, ma siamo in una situazione di emergenza.
Inaccettabili pressioni di Confindustria: non sono bastati i morti di Bergamo?
È vergognoso il documento di Confindustria che cerca di neutralizzare e svuotare la decisione presa dal governo.
Siamo già in ritardo di quindici giorni e il governo non deve farsi ulteriormente condizionare.
Non è bastata la strage infinita a Bergamo?
Il governo e le forze politiche hanno già dato troppo retta al padronato che sta dimostrando ancora una volta la propria irresponsabilità sociale. Si chiuda tutto subito e poi si esaminino eventuali correzioni. Non si faccia il contrario.
Non si tratta di essere autoritari o dittatoriali. Essenziale vuol dire essenziale, non si facciano trucchi.
Lavoratrici e lavoratori hanno già dato.
Si tratta di applicare Costituzione: il diritto alla salute viene prima dei profitti.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Lavoro e salute - numero di marzo
In rete il nuovo numero di marzo del periodico cartaceo Lavoro e Salute diretto da Franco Cilenti.
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Lotta coronavirus senza dismettere colpe e responsabilità
Tratto da Lavoro e Salute – marzo 2020
di Ezio Locatelli*
Tra i tanti numeri del contagio e delle morti da coronavirus quelli di Bergamo sono impressionanti. Lo sono ancor più tenuto conto di numeri sottostimati che non tengono conto delle molte persone che si ammalano e muoiono a casa, senza tampone e senza terapie. Non si sa più quali parole usare per descrivere la catastrofe che si è abbattuta su una delle realtà più ricche e industrializzate del paese:“situazione fuori controllo”, “disastro sociale”, “scenario da apocalisse”. Il fotogramma che ha fatto il giro del mondo dei camion militari che trasportano decine e decine di bare dice più di tante parole.
Lettera agli iscritti su emergenza Coronavirus
Alle iscritte e agli iscritti Prc-Se di Torino
Care compagne e cari compagni
causa emergenza coronavirus è stata temporaneamente chiusa, da mercoledì 11 marzo ,la sede provinciale di Rifondazione Comunista e sospese tutte le attività e gli sportelli della Casa del Popolo La Poderosa in ottemperanza alle misure di contrasto adottate per il contenimento della diffusione del virus. Una moratoria delle nostre attività che non ci deve in alcun modo tenere separati e disconnessi sul piano del confronto e della battaglia politica.
Locatelli:(Prc-Se): emergenza coronavirus: i lavoratori non vanno mandati allo sbaraglio. Sciopero per il diritto alla salute e al reddito
In assenza di risposte volte alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori si deve andare ad una protesta generale. Lo chiedono in queste ore molte realtà di fabbrica. Le ultime misure del governo che riguardano le attività produttive e di ufficio, sono a dir poco insufficienti perché, in materia di lavoro, lasciano l’ultima parola ai padroni: i lavoratori prendano le ferie o siano costretti a lavorare a loro rischio e pericolo. Nei confronti dei lavoratori mancano misure di protezione. Assurdo e criminale che in alcune aree a forte industrializzazione e contagio come la bassa Valseriana (Bergamo) i lavoratori siano stati costretti a lavorare e si continui ancor oggi a lavorare privilegiando gli interessi delle aziende.
Emergenza coronavirus: il flop delle regioni del Nord
di Ezio Locatelli* -
Tutta l’Italia a ruota della Lombardia, prima regione d’Italia a chiudere i battenti, dopo essere finita nell’occhio del ciclone coronavirus, insieme ad altre province del nord. Quella che in tanti anni è stata definita la locomotiva dell’Italia e dell’Europa – per dirla alla vecchia maniera di Roberto Formigoni, ex presidente delle Regione condannato a 5 anni e 10 mesi per corruzione – ha fatto da battistrada allo smantellamento dell’intervento pubblico, nello specifico alla privatizzazione della sanità, al taglio di personale, di posti letto, di servizi territoriali, di prevenzione.
Locatelli (Prc-Se): emergenza sanitaria nelle carceri. Disinnescare una bomba ad orologeria
E’ sotto gli occhi di tutti che le carceri, in questo momento di emergenza sanitaria, sono una bomba ad orologeria. Una bomba sta già deflagrando nel clima di paura, insicurezza e rivolta in corso in diverse carceri con già diverse morti” dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino. Ed ancora: ”Il sovraffollamento delle carceri, la condizione di stretta promiscuità – 61 mila persone detenute a fronte di una capienza delle carceri per 48 mila persone – aumenta a dismisura il rischio di diffusione del contagio tra la popolazione carceraria e il personale penitenziario con effetti nefasti.
Campagna per il NO al taglio della democrazia
Campagna per il NO al taglio della democrazia. Clicca qui per scaricare il volantino
Ferrero e Locatelli:“contro Nicoletta Dosio misure vessatorie”. Presentata una interrogazione del Gue/Ngl in Parlamento Europeo
“Quelle messe in atto nei confronti di Nicoletta Dosio sono misure vessatorie che non hanno giustificazione alcuna” dichiarano Paolo Ferrero e Ezio Locatelli, rispettivamente vicepresidente della Sinistra Europea e segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Se ne è avuta l’ennesima riprova ieri quando Nicoletta è stata portata dal carcere in ospedale per una visita ambulatoriale. Ammanettata, in una cella blindata, scortata da quattro guardie penitenziarie manco fosse una feroce criminale invece che una persona, una storica attivista che si è sempre battuta a viso aperto per affermare istanze sociali, ambientaliste, pacifiste. Una vera e propria vergogna”.
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