Eurovision a Torino, ancora una volta un grande evento vuole il sudore dei giovani ma non li vuole pagare.
Rifondazione Comunista martedì 10 maggio al presidio indetto da Usb e Cub in corso Sebastopoli contro lo sfruttamento del lavoro volontario.
No allo stravolgimento della realtà. Le uniche violenze del 1 maggio a Torino sono quelle scatenate dalle cariche di polizia
Locatelli, Cristofari, Deambrogio* (Prc-Se): No allo stravolgimento della realtà. Le uniche violenze del 1 maggio a Torino sono quelle scatenate dalle cariche di polizia
Mistificatori. Non è possibile che la responsabilità degli scontri avvenuti il primo maggio a Torino venga stravolta a tal punto. Piero Fassino, ex sindaco di Torino, parla senza ritegno alcuno di “gruppi violenti” che “hanno turbato il #primomaggio a Torino, confermando di non avere nulla a che vedere con i lavoratori che invece sanno bene chi sta dalla loro parte”. Lasciamo perdere la battuta sul rapporto con i lavoratori da parte di uno che non ha mai perso occasione di dare dimostrazione della sua consonanza con Sergio Marchionne. In realtà ciò che è stato visto e subito da tutti i presenti sono le cariche della polizia in assetto antisommossa, polizia che ha deciso di smembrare a viva forza lo spezzone del corteo schierato a vario titolo contro la guerra in modo tale da impedirne l’entrata in piazza San Carlo. Bisogna smetterla con le menzogne. Anche l’Ansa riferisce che “le forze dell’ordine hanno preso a manganellate i manifestanti per farli indietreggiare”. Ciò che è avvenuto è in tutto e per tutto inaccettabile. L’indecente messinscena delle violenze messe in atto il primo maggio va smascherata. Con buona pace di Fassino c’è un'unica responsabilità riguardo gli scontri di ieri, la responsabilità delle forze dell’ordine che hanno deciso di impedire il diritto di manifestare per una parte del corteo. Inammissibile. Uniamo le forze contrarie alla barbarie della guerra, costruiamo un grande movimento per la pace respingendo risolutamente intimidazioni di sorta.
*Ezio Locatelli, segreteria nazionale, Fausto Cristofari segretario provinciale Torino, Alberto Deambrogio, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista
1 maggio a Torino: Giù le armi. Su salari e spesa sociale
Primo Maggio a Torino. Una giornata di lotta per la Pace e contro il governo del carovita. "Giù le armi. Su salari e spesa sociale" lo striscione di Rifondazione Comunista.
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Lavoro e salute - Maggio 2022
In rete il numero di maggio 2022 del mensile Lavoro e Salute diretto da Franco Cilenti.
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Lavoro e salute - Aprile 2022
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