ADESSO I LICENZIAMENTI SI FANNO PEDINANDO I LAVORATORI

Il PRC AL PRESIDIO DAVANTI ALL’UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO. LAROBINA RIENTRI IN PRODUZIONE

Venerdì 5 luglio ore 10 una delegazione di Rifondazione Comunista, tra cui il segretario provinciale Ezio Locatelli e il responsabile provinciale lavoro Giorgio Pellegrinelli parteciperà al presidio indetto davanti alla sede dell’Unione Industriali di Torino per protestare contro il licenziamento di Giuseppe Larobina, lavoratore e sindacalista della Kuehne Nagel (ex Iveco). Il licenziamento di Larobina, conosciuto per il suo marcato impegno sindacale e sociale, stando a fonti Usb, è avvenuto – fatto gravissimo – “dopo 35 giorni di pedinamento disposto dall’azienda tramite un’agenzia investigativa”. Per  Locatelli e Pellegrinelli “siamo in presenza non solo di un fatto vendicativo, palesemente illegittimo che colpisce un lavoratore da sempre impegnato nella denuncia  delle condizioni di insalubrità e insicurezza lavorativa. Siamo in presenza di un fatto di indicibile squallore aziendale che mira a colpire e a negare in radice ogni forma di impegno sindacale non remissivo. Per fare questo i padroni ricorrono a tutti i mezzi. Ieri abbiamo avuto la bella notizia che la Fiom, per decisone della Corte Costituzionale, può rientrare a pieno titolo in tutte le fabbriche Fiat essendo stata del tutto arbitraria e illegittima la sua estromissione.  Oggi la nostra solidarietà va a Larobina, caso paradigmatico dei metodi di intimidazione e di violenza cui ricorre il padronato per spegnere qualsiasi idea di conflitto operaio. Questo caso merita una risposta corale perché colpisce tutte/i”.  

Torino, 4 luglio 2013

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