Dopo la vergognosa iniziativa organizzata a marzo, domenica 5 ottobre il bis a Torino e in altre città italiane. Questi uomini e donne manifestano pregando in silenzio contro i diritti delle persone LGBTQ, a “tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna”;rivendicano la libertà di espressione, dimenticano invece il rispetto verso il prossimo negando la parità dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione.
Si autodefiniscono “apartitici e aconfessionali”, ma trovano alleanze e terreno fertile in organizzazionii di destra e appoggio dai settori più radicali della Chiesa cattolica. Ricordiamo che l’Arcidiocesi di Torino sottolineò la potenzialità dell’analoga iniziativa svoltasi a marzo e allora vi fu l’adesione di esponenti politici locali, consiglieri regionali e comunali, di centro-destra.
L’omofobia se non contrastata politicamente e culturalmente può incontrare le pulsioni di un paese impaurito dalla crisi e dall’incertezza sul futuro alla ricerca di un colpevole sociale.
C’è bisogno di garantire a donne e uomini gay e transessuali, pari diritti all’autodeterminazione, alla salute, alla genitorialità alla libertà di orientamento sessuale e di genere.
Contro la chiusura omofoba delle sentinelle silenti, Rifondazione Comunista risponde a voce alta appoggiando la lotta all’ omofobia ,partecipando alla contromanifestazione organizzata domenica 5 ottobre, a Torino, in Piazza Carignano dalle ore 16.00.
Segreteria provinciale Prc Torino
Torino, 3 ottobre 2014
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