NO ALLO SMANTELLAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI PUBBLICI A TORINO

BASTA CON GLI INGANNI

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino e Marica Porta, responsabile scuola Prc di Torino hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

Rifondazione Comunista aderisce e partecipa al presidio indetto dalle insegnanti e genitori delle scuole materne comunali in programma per lunedì 1 luglio contro la vergognosa operazione in atto di riduzione del sistema educativo torinese. Nel caso delle scuole d’infanzia le misure paventate o in corso di attuazione mirano a una riduzione del personale insegnante unitamente ad allungamento dell’orario di lavoro, a un aumento del numero dei bambini per classe, a una riduzione e esternalizzazione a cooperative esterne dei servizi pre e post-scuola, misure che fanno parte di un piano di disimpegno e abbandono del Comune per quanto riguarda la gestione delle scuole materne.

Basta con gli inganni! Il Comune di Torino e la Giunta Fassino (Pd, Sel e soci vari) la smettano di parlare di razionalizzazione e miglioramento dei servizi educativi mentre li stanno letteralmente facendo a pezzi. L’esternalizzazione dei servizi educativi di ben nove nidi d’infanzia a cooperative varie è stato solo il primo atto di un processo di riduzione ed esternalizzazione dell’insieme dei servizi educativi della città. La si smetta anche di prendere a pretesto le difficoltà economiche del Comune. Chissà perché queste valgano solo quando si tratta di tagliare servizi, colpire lavoratori e lavoratrici  e non la realizzazione di grandi opere o il riconoscimento di super compensi a dirigenti e manager vari.

Ricordiamolo a questi amministratori del dissesto pubblico. Una recente sentenza della Corte dei Conti della Campania sostiene che i vincoli di bilancio non possono mettere in discussione i diritti costituzionali e che si possa andare in deroga al patto di stabilità per i servizi di primaria importanza come la scuola e i servizi educativi, salvaguardando così l’autonomia degli enti locali “per garantire la continuità dei servizi educativi della scuola d’infanzia e degli asili nido comunali”. E’ semplicemente scandaloso che il Comune di Torino e la Giunta Fassino pensino di fare cassa percorrendo la strada della privatizzazione, riduzione o smantellamento della scuola pubblica comunale e dei suoi servizi.

Dalle vittorie significative di Bologna (referendum) e Napoli (pronunciamento della Corte dei Conti) si può e si deve ripartire anche a Torino per la difesa e il rilancio della scuola pubblica e laica. Rifondazione Comunista, su questo, manifesta la sua piena disponibilità a mobilitarsi insieme alla sinistra, all’associazionismo, ai genitori, alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola.  

Torino, 01 luglio 2013

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