La Giunta Cota e il centrodestra non vogliono sentire ragioni e approvano il nuovo bando per le borse di studio universitarie, cambiando le regole di idoneità in una fase dell’anno accademico in cui sarà praticamente impossibile modificare programmi di studio per raggiungere il beneficio.
Il Piemonte ha politicamente adottato un criterio selettivo, a loro dire meritocratico, che restringe i parametri della norma nazionale e ogni anno ha apportato modifiche ulteriormente discrezionali, ad esempio in alcuni dei corsi in cui finora era possibile accedere con la media del 25 occorrerà (da ora alla scadenza del bando!!) 27 o 28.
Le opposizioni hanno richiesto di adottare il principio del maggior favore, ovvero di adottare i nuovi parametri solo ove più favorevoli, dato il periodo avanzato dell’anno e dato che compito delle politiche pubbliche è favorire il diritto allo studio. La Giunta produce invece una ingiustizia e fa correre al Piemonte un ulteriore rischio; l’allontanamento dei fuori sede perdenti posto produrrà un impoverimento anche economico della città e un peggioramento per il Piemonte dei contributi nazionali se, come sembra dal recente “decreto del fare” governativo, saranno premiate le regioni che sostengono con servizi e agevolazioni la cosiddetta mobilità a fini di studio.
Torino, 17 giugno 2013
Eleonora Artesio
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