Locatelli (Prc-Se): l’emergenza Covid non si affronta chiudendo i Pronto Soccorso. Così è interruzione di pubblico servizio

“Siamo in presenza di una intollerabile interruzione di pubblico servizio”, dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se con riferimento alla circolare di ieri dell’Unità di Crisi Regionale per l’Emergenza COVID 19. In questa circolare si è disposto la chiusura immediata (o mantenimento della chiusura) di tutta una serie di Pronto Soccorso dell’area metropolitana torinese (Giaveno, Venaria, Nizza Monferrato, Lanzo, Ceva, Carmagnola, Cuorgnè) al fine di recuperare personale da impiegare nell’emergenza pandemica. “Un atto di inaudita gravità”, secondo Locatelli per il quale “ai colpevoli ritardi della Regione Piemonte che non ha provveduto in questi mesi a porre rimedio a clamorosi buchi di organico con assunzioni stabili (tranne che indire all’ultimo momento l’ennesimo bando per assunzioni a termine) si risponde nella maniera peggiore. Si risponde con la chiusura di unità operative dedicate ai casi di urgenza e emergenza, con lo spostamento di personale sanitario già fortemente provato da carichi di lavoro snervante.

La Regione, invece che aggiungere problemi a problemi, assuma immediatamente con atto d’urgenza tutti gli operatori disponibili che sono in circolazione comprese le centinaia, migliaia di professionisti della salute e della sanità, laureati, specialisti di origine straniera che sono in attesa di riconoscimento del titolo di studio conseguito all’estero

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