
Continua Locatelli: “In questi mesi Governo e Regione Piemonte, indistintamente, non hanno fatto praticamente nulla di nulla per potenziare medicina preventiva e di base, ricettività ospedaliera, trasporto pubblico, servizi scolastici, per aumentare la capacità di testare l’evoluzione della pandemia, per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Di nuovo c’è una rincorsa, a posteriori, dell’emergenza sanitaria con misure sbilenche che costringono alla chiusura attività che poco hanno a che fare con il contagio senza nulla fare per attività e servizi a forte rischio di contagio che andrebbero a urtare gli interessi di Confindustria e del grande padronato. Detto ciò è ora necessario evitare che la seconda ondata di pandemia polverizzi e distrugga il senso di sicurezza sociale delle persone, le loro aspettative, i loro progetti di vita. Oltre ad adeguate misure sanitarie occorre che sia garantito un reddito sicuro a lavoratori, pensionati, partite iva, piccole imprese.
Abbiamo scritto alla vigilia di queste proteste che ribellarsi è giusto ma che bisogna contrastare le strumentalizzazioni di una certa destra fascistoide che propugna la totale deregolamentazione, il laissez faire in perfetta consonanza con i grandi interessi economici. Ribadiamo con forza questa necessità. Le forze di movimento, per il diritto al lavoro, alla casa, per il diritto allo studio, le forze di sinistra antiliberista, le forze sindacali scendano in piazza, prendano in mano la legittima protesta di chi chiede più diritti alla salute, al reddito, al lavoro di contro alle politiche antisociali di Governo e Regioni. Via i fascisti e gli sfascisti dalle piazze!”


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