L’ANPI, a tutti i livelli, chiarisca. La revoca dell’evento di venerdì scorso organizzato da alcune sezioni locali Anpi e dal Progetto Palestina ad Almese (Torino), a cui avrebbe dovuto essere presente il poeta e attivista pacifista di Gaza Amad Abu Artema, è uno sbaglio clamoroso al quale porre rimedio. L’Anpi non può soggiacere ai diktat che tendono a negare legittimità alla critica che viene mossa alla politica del governo israeliano, una politica espansionista, liberticida e sanguinaria rivolta contro il popolo palestinese, il diritto di questo popolo ad avere un proprio Stato accanto allo Stato di Israele.

Ha fatto molto bene Moni Ovadia a denunciare il comportamento sbagliato di alcune sezioni Anpi locali. Appezziamo anche che l’Anpi nazionale sia intervenuta per prendere le distanze da questa revoca e per ribadire la solidarietà nei confronti del popolo palestinese. Criticare la politica di Israele non è antisemitismo ma un dovere di ogni antifascista. D’altronde come non vedere che il Primo ministro Benjamin Netanyahu è il beniamino della peggiore destra mondiale, quella di Trump, Bolsonaro, Orban, Salvini.