Migranti: repulsione per un atto di condanna a morte

Repulsione. L’intesa di massima raggiunta durante una cena di lavoro dei Ministri dell’Interno di: Italia, Francia e Germania, per la limitazione delle azioni di soccorso in mare e il respingimento dei tanti disperati che fuggono da guerre e fame, è un atto che suscita un sentimento di repulsione. Volenti o dolenti questa intesa suona come un atto di condanna a morte per migliaia di persone che scappano da guerre, persecuzioni, fame; che scappano da paesi che patiscono le politiche di rapina perpetrate da multinazionali e potenze occidentali.

Non voglio fare parallelismi storici però qualche elemento di riflessione contro l’indifferenza, l’assuefazione che ha accompagnato fatti di disumanità bisogna assumerlo.
Scriveva Bauman in un vecchio libro: “l’Olocausto non è un misfatto commesso da criminali incalliti contro vittime innocenti. L’Olocausto è il risultato di una modernità … e rimane una delle possibilità occulte insite nella società moderna” Ed ancora: ”la lezione dell’Olocausto sta nella facilità con cui la maggior parte degli individui … prende le distanze dalla questione del dovere morale (o non riesce a porsela correttamente) adottando invece i precetti dell’interesse razionale e dell’autoconservazione. In un sistema in cui la razionalità e l’etica spingono in due direzioni diverse, l’umanità subisce i danni maggiori”.
Torno a ripetere, parliamo di situazioni completamente diverse e tuttavia c’è una riflessione che vale in qualunque caso. Non è possibile assistere passivamente a fatti di disumanizzazione di questa portata: la cancellazione dei migranti come soggetti di diritti e di cause giuste, la riduzione dei migranti a “fattore di disturbo”.
I problemi non si risolvono con i respingimenti e la riduzione delle operazioni di salvataggio, ma con politiche basate sull’affermazione del diritto a vivere con dignità nei paesi di origine contro guerre e politiche di rapina praticate dalle potenze occidentali, basate sui diritti umani, l’accoglienza nei paesi che godono (non per tutti) di maggiori fortune e ricchezza. Disobbediamo alle intese che calpestano questi principi fondamentali!

Ezio Locatelli
Segretario provinciale Prc-Se Torino

4 Luglio 2017

 

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