Locatelli (PRC): chiedere la chiusura della mostra sui rifugiati Palestinesi è una vergogna

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Il presidente della Comunità ebraica di Torino deve vergognarsi.  La sua richiesta di chiudere la mostra sul “lungo viaggio della popolazione palestinese rifugiata” – una mostra spacciata per atto ostile contro Israele –  è un inqualificabile atto di intolleranza

che va respinto senza mezzi termini. Spero proprio che i primi ad indignarsi siano i cittadini italiani di fede ebraica unitamente a tutti i cittadini democratici e antifascisti che hanno a cuore la libertà di espressione e la difesa della dignità di tutti i popoli.
Se oggi c’è un popolo calpestato nella sua dignità e nel suo diritto ad avere una propria terra, un proprio Stato questo è il popolo palestinese. Basti ricordare che ad oggi Israele ha illegalmente confiscato il 52% del territorio della Cisgiordania, che le 232 colonie israeliane abitate da 60 mila ebrei controllano i  5/6 delle risorse idriche. Nella Striscia di Gaza il 32% dei territorio è occupato illegalmente da 3mila ebrei. Nel rimanente 68% della Striscia vivono stipati in condizioni disumane 700 mila palestinesi. Il governo di Tel Aviv ha ridotto i territori in campi di prigionia e, in qualche caso, in campi di sterminio.
La protervia del presidente della comunità ebraica di Torino non può celare la verità e il dramma della popolazione palestinese. La mostra, ospitata dal Museo della Resistenza, è curata dall’Unrwa, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi. Il nostro invito è di visitarla”.

Torino, 21 novembre 2014

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