I lavoratori del CAAT (il centro agro-alimentare che gestisce l’intera grande distribuzione di Torino), lavoratori per lo più migranti, assoldati tramite cooperative con metodi da caporalato, sottopagati, precari, sottoposti a ricatti continui, hanno perfettamente ragione a protestare contro condizioni lavorative semplicemente indecenti. Il blocco dei cancelli da parte di centinaia di lavoratori del CAAT addetti al facchinaggio è una forma legittima di protesta a fronte delle minacce padronali di cacciare a casa chiunque rivendichi il rispetto di diritti elementari. Le cariche della polizia e il tentativo brutale di rimuovere i blocchi (con il ferimento di alcuni lavoratori) sono una risposta intollerabile. Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà e sostegno alla protesta dei lavoratori del CAAT a cui vanno riconosciuti il diritto di non svolgere un lavoro schiavizzato.
Torino, 23 maggio 2014
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