«Innanzitutto bisogna partire da una denuncia: negli ultimi quattro anni l’investimento in cultura è stato distrutto. Se non si torna indietro, il settore non può sopravvivere». Massimo Mori (nella foto) cura il programma cultura per il candidato Mauro Filingeri.
Una legge quadro
E dice che al Piemonte «serve una nuova legge quadro, da costruire confrontandoci con tutte le realtà, a partire dal Comitato emergenza cultura. E sapendo che la cultura crea opportunità di lavoro non per pochi addetti ma per migliaia di persone. C’è un indotto vero e c’è un settore imprenditoriale vero».
Il problema, è «l’accesso per i giovani che vogliono produrre cultura e hanno grosse difficoltà. Crediamo sia giusto ipotizzare un’indennità di disocuppazione per i giovani impegnati nella cultura».
La cultura diffusa
Altro punto è tornare a investire sulla cultura diffusa: La cultura non si fa solo con i grandi eventi, che pure sono importanti. In questi anni si è sacrificata la cultura di base. Bisogna lavorare a un piano che sfrutti professionalità ed esperienze, insieme con il tessuto culturale diffuso, senza approcci dirigistici che puntino solo ai grandi numeri e al ritorno d’immagine per le istituzioni».
da “La Stampa” del 5 maggio 2014
Lascia un commento