IX CONGRESSO PROVINCIALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
PERCHÉ SOSTENERE IL DOCUMENTO UNO (DOCUMENTO AMATO)
Lettera aperta agli iscritti di Rifondazione Comunista di Torino
Care compagne, cari compagni,
abbiamo apprezzato la lettera sottoscritta da oltre sessanta compagni e compagne di base della Federazione di Torino in cui si esprimono parole di apprezzamento per il lavoro politico svolto in questi due anni: sono il segno tangibile che l’impegno posto dalla segreteria del compagno Ezio Locatelli nel ritessere i rapporti con la militanza ha avuto esiti preziosi e non scontati.
Sottoscriviamo i positivi elementi di giudizio che la lettera esprime: è un dato di fatto che Rifondazione Comunista qui a Torino abbia intrapreso un percorso di sostanziale rinnovamento sia sul piano organizzativo sia su quello dell’iniziativa politica e della credibilità esterna, grazie soprattutto alla direzione politica impressa dal compagno segretario e al decisivo contributo di compagne e compagni che si sono attivati unitamente ad essa. Ci preme rimarcare che, specialmente considerando i problemi e le difficoltà di partenza, non era scontato riuscire a ricostruire, oltretutto nel lasso di tempo di nemmeno due anni, l’iniziativa e la presenza attiva del nostro partito in più ambiti di intervento politico – sui temi del lavoro, nel movimento NoTav, nella lotta alle privatizzazioni – con risultati qualche volta davvero straordinari.
Questo lavoro è stato indirizzato da un preciso orientamento politico: rilancio del nostro partito, apertura e interlocuzione con le istanze della sinistra alternativa dando priorità ai temi del lavoro, per una riconversione ambientale e sociale dell’economia, in stretto rapporto coi movimenti sociali, e per un’ alternatività strategica alle politiche neoliberiste portate avanti da centrodestra e centrosinistra a ogni livello istituzionale sia esso nazionale, regionale, provinciale o locale. Pensiamo che il rinnovamento di cui sentivamo e sentiamo la necessità sia proprio questo, di proposta e di pratica politica.
Ora tant* compagn* chiedono che questo lavoro continui ed è chiaro che, perché ciò avvenga, sarà decisivo il risultato congressuale. Per quanto ci riguarda, noi che veniamo da storie e percorsi diversi ma che in questo partito militiamo con tenacia da molti anni, abbiamo sottoscritto il primo documento (documento Amato) perché pensiamo che così com’è, senza emendamenti snaturanti, contenga quegli elementi di chiarezza e unitarietà di indirizzo politico che sono necessari alla prosecuzione del lavoro di riorganizzazione e rinnovamento iniziato nella Federazione di Torino e che speriamo diventi patrimonio comune e condiviso di tutto il partito. Riassumiamo questo indirizzo citando un passaggio del documento là dove dice: “il rilancio del Partito della Rifondazione Comunista, la costruzione di una sinistra anticapitalista di popolo e la definizione di un percorso di uscita dalla crisi che si faccia movimento di massa sono quindi i tratti fondamentali del nostro progetto politico. Un progetto politico chiaramente alternativo alle varie proposte di centrodestra e centrosinistra di gestione della crisi nel recinto delle politiche neoliberiste”. Noi oggi siamo chiamati a rompere e ad uscire da questo recinto.
Siamo altresì convinti, per quanto ci riguarda più direttamente, che per il rilancio di Rifondazione Comunista si debba affrontare e superare un altro recinto: quello della cristallizzazione correntizia, dell’autoreferenzialità che tante energie e motivazioni hanno tolto al nostro partito, quale ulteriore e decisivo passo per poter affrontare con determinazione le impegnative battaglie che ci aspettano.
Siamo convinti che condizione indispensabile per avallare e proseguire il percorso e l’indirizzo politico che nella nostra federazione ha dato ottimi e insperati frutti, sia rafforzare con il nostro voto il documento che più indica, con risolutezza ma senza settarismi, questi obiettivi.
Ai compagni e alle compagne chiediamo quindi di sottoscrivere il documento Amato.
Buon congresso a tutte e tutti.
Torino, 7 novembre 2013
Daniela Alfonzi
Lucia Bisetti
Marisa Chiaretta
Gianni Naggi
Delfo Rafaschieri
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