Covid19- Locatelli (Prc-Se: perseguire i responsabili politici e gestionali riguardo il disastro nelle Rsa piemontesi. L’assessore regionale alla sanità non giochi a rimpiattino

L’assessore regionale alla sanità e la giunta regionale piemontese la smettano di giocare al rimpiattino e si assumano le proprie responsabilità in materia di contagi e di decessi da coronavirus nelle Rsa.

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Piemonte – Dopo aver “favorito i contagi” basta mettere a repentaglio la salute delle persone

Trovo urtante che il presidente della Giunta Regionale Alberto Cirio invochi a ogni piè sospinto un inasprimento delle sanzioni nei confronti dei cittadini che scendano eventualmente in strada – ovviamente le misure precauzionali vanno osservate - e dica poco o nulla sugli industriali che, a tambur battente, chiedono di aprire le fabbriche.

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Richiesta urgente al prefetto di Torino- lettera di Ezio Locatelli

Oggetto: Richiesta di rendere pubblici gli elenchi delle aziende in produzione con o senza deroghe rispetto a quanto disposto dal Dpcm 22 e 25 marzo 2020 e smi

Al fine di rendere edotti la popolazione, le associazioni sociali e le parti politiche dell’applicazione delle disposizioni citate in oggetto il Partito della Rifondazione Comunista chiede alla S. V. di rendere immediatamente pubblici gli elenchi delle aziende attive, ovvero ricomprese nei codici ATECO del DPCM 25 marzo (“produzioni essenziali”) e soprattutto di quelle che nelle ultime due settimane hanno richiesto deroghe per riaprire.

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Locatelli (Prc-Se): gli industriali insistono col Tav per uscire dalla crisi. Non hanno capito nulla

A leggere le parole di Corrado Alberto, presidente di Api (associazione piccole medie imprese) torinese viene proprio da dire che lorsignori perdono il pelo ma non il vizio”, dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale di Torino di Rifondazione Comunista.

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Coronavirus - Locatelli (Prc-Se): Diffidiamo a riaprire attività non essenziali. Torino è la provincia col maggiore rialzo percentuale di contagiati. Non vogliamo una seconda Valseriana

Le insistenze della Confindustria piemontese volte a permettere alle aziende di riprendere le loro attività sono semplicemente ributtanti. La gente si ammala e muore e loro pensano al’andamento delle proprie commesse e dei propri affari” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino.

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Coronavirus - Macario e Locatelli (Prc-Se): No al colpo di spugna. Ritirate gli emendamenti vergogna che cancellano colpe e responsabilità politiche

“L’avevamo detto che avremmo assistito al tentativo di attuare un colpo di spugna. Questo è ciò che sta avvenendo una volta emersi i numeri reali dei decessi da coronavirus e le molte responsabilità omissive nella gestione dell’emergenza sanitaria. Migliaia di morti nella sola provincia di Bergamo, una vera e propria strage, per la mancata adozione di misure precauzionali” dichiarano Franco Macario, segretario provinciale Prc-Se di Bergamo ed Ezio Locatelli, già consigliere regionale e deputato, attualmente della direzione nazionale Prc-Se.

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Covid19 - Locatelli (Prc-Se): il Piemonte non ha bisogno di piccoli Orban ma di cambiare le politiche sanitarie

“In Piemonte non abbiamo bisogno di piccoli Orban che abusano dell’emergenza per avocare a sè pieni poteri. Abbiamo bisogno di amministratori capaci di politiche di fuoriuscita dall’emergenza sanitaria che rimettano in discussione ritardi, manchevolezze, scelte sbagliate di aziendalizzazione e smantellamento della sanità pubblica”, dichiara Ezio Locatelli, segretario di Torino e membro della direzione nazionale Prc-Se. Ed ancora:”Tutte le scelte regionali sinora attuate sono risultate all’inseguimento di una situazione che, poco alla volta, è diventata gravissima nonostante le evidenze che si erano manifestate in precedenza nelle altre regioni del nord.

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Nicoletta finalmente fuori dal carcere ma il governo si dia una mossa

Ieri la compagna Nicoletta Dosio è uscita dal carcere ma le misure restrittive a cui è stata comunque sottoposta rimangono in ogni caso assurde e ingiuste. Tuttavia, nella situazione di emergenza sanitaria in cui si trovano le carceri, siamo molto contenti che Nicoletta dopo tre mesi di reclusione alle Vallette sia potuta tornare a casa, seppure agli arresti domiciliari.

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