NO A DRAGHI E LAGARDE: 2 FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA!

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Lunedì 29 novembre sarà a Torino Christine Lagarde, presidente della BCE, succeduta nell’incarico all’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi: sono 2 facce della stessa medaglia, entrambi interpreti di quelle politiche meo liberiste che tanto male hanno prodotto per le popolazioni dell’intero pianeta. “E’ necessaria una radicale strategia di riforme, che comprendano la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali, attraverso privatizzazioni su larga scala”. Così scriveva Mario Draghi al governo italiano, insieme al presidente uscente della BCE Trichet, prima di assumere egli stesso l’incarico, nell’agosto del 2011.

Quelle imposizioni sono state prontamente applicate dai governi che si sono succeduti e le ritroviamo all’interno della manovra economica del governo Draghi, dalla piena conferma alla famigerata riforma Fornero, che porterà l’età pensionabile a 70 anni, al “ddl concorrenza”, che imporrà ai Comuni la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Quelle risorse che fino a ieri si dicevano inesistenti sono ora “miracolosamente” apparse, ma serviranno per foraggiare ancora le imprese a fondo perduto e senza condizioni, mentre rimarranno solo briciole per la salute, il lavoro, l’istruzione, la lotta contro la povertà e le diseguaglianze. Intanto l’Europa, in piena pandemia, si rifiuta di prendere in considerazione la sospensione dei brevetti sui vaccini, malgrado le sollecitazioni giunte dallo stesso parlamento europeo; a fronte delle migrazioni prodotte da questo sistema iniquo, prosegue nell’idea della “fortezza Europa”, con il suo corollario di morte e di sofferenza, dal Mediterraneo alle frontiere fra Polonia e Bielorussia, fra Italia e Francia. Mentre prosegue il bla bla bla sul cambiamento climatico. Di fronte a tutto ciò, le forze sociali, sindacali, politiche che vi si oppongono devono fare sentire la loro voce. Diciamo no all’Europa delle banche e del profitto sulla pelle delle persone! Diciamo si all’Europa del lavoro e della solidarietà! Lunedì 29 novembre partecipiamo al PRESIDIO di protesta che si terrà a partire dalle 16,30 in piazza Castello 

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