Il mercato e gli affari innanzitutto. Con la fase 2 a Torino hanno riaperto i grandi centri commerciali in una situazione di superaffollamento ma non i parchi gioco per bambini per i troppo costi di sanificazione e pulizia. Uno dei tanti paradossi di questa fase di riapertura generalizzata.
Ieri al punto di vendita di Ikea di Collegno si sono registrati più o meno 15 mila ingressi a fronte di una previsione dell’azienda di 1500 persone per lo più concentrati, denunciano i delegati sindacali, nel reparto cucine e cabina armadio.
“E’ chiaro che in questa situazione risulta risibile parlare di distanziamento sociale e di condizioni di sicurezza ambientale”, dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino per il quale “hanno ragione i delegati sindacali a preannunciare sciopero nel caso in cui la cosa dovesse ripetersi. E per quanto riguarda le autorità preposte a controllare quali provvedimenti intendono adottare contro il comportamento inaccettabile della multinazionale svedese? Ci vuole poco perché l’epidemia vada di nuovo fuori controllo. L’invito che rivolgiamo come Rifondazione Comunista a tutti i lavoratori è a denunciare i casi di attentati alla salute perpetrati da aziende che hanno come unico interesse quello di tornare a fare soldi sulla pelle delle persone”
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