L’INCARICO DI AIFA ALL’ISTITUTO FARMACEUTICO MILITARE DI FIRENZE PER LA PRODUZIONE DI FARMACO ANTI COVID È IL RICONOSCIMENTO DELLE NOSTRE RAGIONI
Prendiamo atto con grande soddisfazione del riconoscimento della funzione strategica che l’Istituto militare di Firenze può svolgere.
Ne eravamo convinte, consigliera e responsabile sanità del gruppo, e di conseguenza abbiamo operato per i due mandati in Consiglio regionale. (2005-2015)
In quei dieci anni abbiamo sempre difeso il valore sociale e scientifico strategico dell’Istituto che produceva già allora i farmaci orfani per le malattie rare, farmaci abbandonati per ovvi motivi economici dalle multinazionali del farmaco. Chiedevamo allora l’ampliamento della gamma di farmaci da produrre per salvare l’Istituto dalla possibile e paventata crisi occupazionale.
Lavoravamo allora alla legge per il riconoscimento della cannabis ad uso terapeutico (L.R.18/2012) e per noi, visto i costi proibitivi per l’importazione (per l’amministrazione ma anche per i pazienti autorizzati) del farmaco della cannabis terapeutica che proveniva principalmente dall’Olanda, abbiamo chiesto che l’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze diventasse il produttore italiano. Questo è avvenuto a seguito dell’approvazione della legge nel maggio 2012, a seguito della quale il rapporto della Regione con lo stabilimento chimico farmaceutico militare si è via via intensificato e ampliato. Esattamente quello che volevamo.
Oggi l’Istituto farmaceutico ha avuto l’autorizzazione da AIFA a produrre un farmaco a base di Idrossiclorochina rivelatosi particolarmente efficace per contrastare gli effetti del COVID 19. Questo incarico è indubbiamente il riconoscimento definitivo di quanto abbiamo sostenuto allora, nell’incredulità e indifferenza di chi sosteneva che la produzione privata bastava e avanzava!
Monica Sgherri (ex consigliere regionale PRC) Danielle Vangieri , ex responsabile sanità gruppo consiliare PRC)
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