Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino lancia una proposta di consultazione contro la privatizzazione di Gtt
La decisione intervenuta nell’incontro della maggioranza consiliare di Torino, maggioranza che va dal Pd a Sel, di procedere alla vendita del trasporto pubblico – “ per ora solo al 49%, il resto si vedrà poi” – è semplicemente scandalosa.
Tanto più scandalosa tenuto conto che la cessione del 49% delle azioni dell’azienda dovrebbe accompagnarsi alla vendita di rami d’azienda altamente profittevoli, tra cui il 100% della società di parcheggi, le fibre ottiche, parte del patrimonio immobiliare.
Nessuno deve prendere in giro lavoratori e cittadini parlando di mantenimento del controllo pubblico dell’azienda. Molto semplicemente siamo soltanto all’inizio della fine di un’azienda pubblica, alla sua sostanziale privatizzazione con ricadute negative, possiamo esserne certi, per quanto riguarda l’espletamento del servizio trasporti urbano ed extraurbano, la gestione dei servizi correlati alla mobilità individuale e collettiva, le condizioni lavorative di quanto operano nell’azienda.
Indigna sentire dire dal Sindaco e dalla sua Giunta che la vendita è necessaria per fare cassa e ripianare i debiti del Comune contratti in anni di grandi opere e di sprechi dissennati. Nel rigettare gli orientamenti scellerati di una maggioranza che non tiene minimamente conto dell’interesse pubblico annunciamo che, come Rifondazione Comunista, avvieremo nei prossimi giorni una campagna di mobilitazione contro la privatizzazione e iniziative di consultazione (tramite diffusione di un volantino e un questionario) nei quartieri, nelle scuole, alle fermate dei bus per raccogliere l’orientamento di cittadini e lavoratori circa le scelte che stanno venendo avanti in materia di servizio trasporto.
Torino, 31 maggio 2013
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