Sinistra europea, il tedesco Bierbaum è il nuovo segretario. Ferrero sarà il numero due
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- Creato Mercoledì, 18 Dicembre 2019 16:38
di Matteo Pucciarelli, articolo su La Repubblica clicca qui per l'articolo
MALAGA - La tre giorni della Sinistra europea - il partito che tra soggetti membri e osservatori riunisce a sua volta 65 partiti della sinistra radicale continentale - si chiude con un nuovo segretario e l'intramontabile canto dell'Internazionale da parte dei delegati. È il tedesco Heinz Bierbaum, 73 anni, una vita nel sindacato metalmeccanico Ig Metall e responsabile Esteri della Linke ("sinistra", in tedesco), a succedere ad un altro tedesco, Gregor Gysi, figura di spicco della politica in Germania sin dai tempi della Ddr, quando ormai lo stato socialista dell'est era al tramonto.
Una scelta un po' a sorpresa, nel senso che Bierbaum è conosciuto nell'ambiente sindacale internazionale ma assai poco al grande pubblico. Se il "vecchio" Gysi poteva vantare un côté politico di livello europeo, non è così per Bierbaum. "È vero - conferma il neo segretario - ma è una fase in cui occorre un lavoro più collettivo ed è in questo che presterò la massima attenzione". Sì perché al di là delle frasi di circostanza dei momenti pubblici, il progetto della Sinistra europea - fu fondata da Fausto Bertinotti nel 2004 - nuota in acque tempestose. Due tra le forze della sinistra radicali più importanti in Europa non ne sono affiliate, è il caso di Podemos e di France Insoumise. Il gruppo parlamentare del Gue ospita anche altre forze ecologiste che non sono nella Se. Distinguo difficili da comprendere, visto che poi l'area politica e i valori di base sono comuni. "A sinistra c'è chi crede che la Ue sia riformabile e chi invece non lo pensa, ma questo non può significare che non si possa collaborare, anzi occorre investire in campagne pubbliche riconoscibili e coordinate tra noi", spiega Bierbaum. Riconversione ambientale, aumento degli investimenti pubblici e rigetto delle politiche di austerità, solidarietà e femminismo: è su questi punti chiave che la Se cercherà un rilancio.
Il problema di fondo però è che in tutta Europa aumentano i consensi dell'estrema destra da un lato e dei partiti ambientalisti nel campo largo della sinistra. L'euroscetticismo, benzina potente nel discorso pubblico contemporaneo, è appannaggio dei sovranisti; mentre lo spazio per "un'altra Europa" si è drammaticamente ridotto dopo l'esperienza non felice di Syriza, il partito più importante della Se, al governo in Grecia. I buoni risultati del Portogallo, guidato da socialisti e comunisti, non hanno avuto la stessa carica simbolica. "Non siamo stati capaci di presentare noi stessi come una credibile alternativa", ammette sempre Bierbaum, riferendosi al risultato negativo delle scorse Europee, dove complessivamente il gruppo del Gue è passato dal 6,9 al 5,5 per cento.
Se la Se non se la passa bene, va ancora peggio per la "sezione" italiana. Rifondazione è partito membro, Sinistra Italiana è osservatore. Assieme lo scorso maggio non hanno raggiunto il 2 per cento. Se una volta l'Italia pareva un laboratorio di primo piano per la sinistra di alternativa, tanto che partì proprio su impulso del Prc l'idea di fondare il partito transnazionale, a questo giro - per dire - mancava pure la traduzione in italiano per i delegati. In compenso "in Spagna - ragiona l'ex ministro Paolo Ferrero, rieletto nella vicepresidenza - i nostri compagni stanno trattando con i socialisti per il governo. Dobbiamo far conoscere e valorizzare i punti qualificanti di questo programma, far sapere in tutta Europa cosa di buono verrà fatto. Dobbiamo poter dire in ogni Paese cosa la sinistra di alternativa è in grado di fare quando governa e quale è la nostra utilità sociale, la nostra efficacia nello sconfiggere le politiche liberiste". Ma sarà pure quello un esecutivo appeso ad un filo, i numeri in Parlamento parlano chiaro; per la sinistra-sinistra, in Italia e altrove, l'inverno sembra ancora lungo.