Per una sinistra alternativa. Non svendiamo il “Brancaccio” a logiche di palazzo

Intervento di Ezio Locatelli all'assemblea post Brancaccio di Torino del 9 novembre 2017

 

Di seguito riportiamo l’ordine del giorno presentato all’assemblea da vari firmatari, ordine del giorno che non è posto in votazione ma che, tuttavia, è stato assunto dalla Presidenza dell’assemblea stessa.


OdG Alleanza popolare Torino

L'assemblea di Torino del 9 novembre rilancia con forza il percorso di costruzione di un'alleanza popolare per la democrazia e l’eguaglianza che era partito con l’assemblea del Brancaccio. Quel percorso era mosso dall’idea di una lista che unificasse la sinistra sociale e politica, le tante forme di civismo e partecipazione su un programma di attuazione e di netta alternativa al Pd e al centrosinistra le cui politiche da anni sono indistinguibili da quelle della destra.

Quel percorso era, e rimane, un percorso unitario, ma per cambiare tutto. Non per perdersi in un minimo comune denominatore, incapace di accendere passioni, di intercettare la sofferenza diffusa, di parlare al sentimento di estraneità di quell’ampia parte della società che ha smesso di votare. Non c’è più tempo per le mediazioni, le attese, i documenti  redatti dai ceti politici. Non si tratta di non riconoscere o demonizzare storie di sigle e di persone che sono anche generose e nobili. Ma chi ha vissuto chiuso nei palazzi sembra avere del tutto perduto il contatto con i sentimenti e il pensiero, i bisogni e i desideri della gente comune, di gran parte della società civile.

Occorre un programma netto sui temi di fondo, elaborato e partecipato il più possibile collettivamente. Un programma con elementi chiari e concreti, che invece non troviamo nel documento per le prossime elezioni pubblicato il 7 novembre sull'Huffington Post.

Occorre dire Stop al fiscal compact, eliminare il pareggio di bilancio dall'art. 81 della Costituzione e chiedere la riscrittura dei Trattati europei. Basta con le privatizzazioni e le esternalizzazioni dei servizi pubblici, ripristinare ed estendere l'articolo 18, eliminare la legge Fornero, realizzare il reddito di autodeterminazione e riduzione dell'orario di lavoro, abrogazione della "buona scuola" e no all'alternanza scuola-lavoro. Tagli delle spese militari e riconversione dell'industria bellica, No TAV e No TAP per nuova e buona occupazione nelle opere diffuse di manutenzione del territorio e delle città.

È necessario definire criteri di scelta delle candidature che rendano coerenti messaggio e messaggeri: persone che non vengano dal passato, da ruoli di rappresentanza nella passata stagione del centrosinistra e dal professionismo politico, perciò credibili quando propongono una svolta radicale dei contenuti e delle forme del fare politica.

Andiamo avanti, senza chiusure, ma nella chiarezza e nella volontà di costruire una reale alternativa politica.

Torino, 9 novembre 2017

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