Ikea: non ci si arricchisce sulle spalle dei lavoratori

Cadigia Perini ed Ezio Locatelli, rispettivamente responsabile commissione lavoro e segretario provinciale Prc-Se di Torino hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
L’annuncio dello stralcio del contratto integrativo da parte della nuova dirigenza Ikea è un fatto gravissimo e inaccettabile. La multinazionale svedese non si accontenta di un fatturato in crescita che arriva a quasi 30 miliardi ed un utile 2013-2014 di 3,3 miliardi di euro, in nome del massimo profitto vuole spremere e rendere più poveri le sue lavoratrici e lavoratori.

Il contratto integrativo prevede maggiorazioni salariali per il lavoro di domenica e festivi, come è giusto che sia, oltre ai premi di produzione. Solo grazie a queste integrazioni, le retribuzioni dei lavoratori Ikea possono essere considerate minimamente dignitose.
La nuova dirigenza Ikea deve aver capito che in Italia si può sfruttare il lavoro all’estremo rimanendo dentro un quadro di apparente legalità.  Questo è il risultato delle deregolamentazioni del lavoro, a partire dalla cancellazione dei contratti nazionali, dell’art. 18, fino allo scellerato jobs act che sancisce per legge la precarietà.
Rifondazione Comunista-Sinistra Europea di Torino è vicina ai lavoratori e alle lavoratrici Ikea. Saremo presenti davanti al negozio di Collegno in occasione dello sciopero di sabato 6 giugno per portare la solidarietà e sostegno per la loro lotta per un lavoro dignitoso ed equamente retribuito.

Torino, 5 giugno 2015

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