Locatelli, Alfonzi, Cristofari* (Prc-Se): la Lamorgese e il pugno di ferro degli ottusi. La lotta No Tav non si ferma con i militari e la repressione

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Questa mattina, come Rifondazione Comunista, abbiamo partecipato al presidio No Tav in piazza Castello convocato in occasione del vertice che si è tenuto in Prefettura, alla presenza della Ministra degli Interni Luciana Lamorgese, in tema di repressione del movimento NoTav. Un presidio pacifico tenuto fuori e lontano dal piazzale antiastante la Prefettura da un folto schieramento di forze di polizia a dimostrazione dell’approccio chiuso e bellicoso che il governo intende mantenere riguardo il movimento di opposizione alla linea di Av Torino Lione. Ancora una volta nessun dialogo, nessun confronto.

Ancora una volta l’immagine di un muro di ostilità innalzato a difesa di un’opera insostenibile alla luce di qualsiasi valutazione costi/benefici, di un’opera che ha niente a che vedere con i problemi della mobilità e l’interesse pubblico. Ora il governo, dopo aver predisposto l’invio di 10 mila militari in Valle, minaccia un uso ancora più vigoroso del pugno di ferro. L’ennesima dimostrazione di ottusità. Nessuno può pensare di ridurre il conflitto a questione di ordine pubblico. Nessuno può pensare di trasformare la realizzazione di una grande opera inutile in una impresa militare e di conquista di una valle. Avanti con la resistenza in Val di Susa e in tutta Italia contro le grandi opere affaristiche e distruttive in nome del diritto sacrosanto all’ambiente, alla salute, dell’integrità del territorio.
*Ezio Locatelli, segretario provinciale di
Rifondazione Comunista di Torino
Daniela Alfonzi e Fausto Cristofari
Comitato provinciale Prc-Se Torino e di
Sinistra in Comune con Angelo d'Orsi

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