GIORNALISTI O PENNIVENDOLI

Al quotidiano “La Repubblica”, così come del resto agli altri maggiori organi di stampa, non è mai passato per la testa di scrivere alcunché e di prendere le distanze dalle tante esternazioni esagitate rivolte contro il movimento No Tav. Anzi, le provocazioni dei vari pasdaran pro Tav Pd, Pdl, Lega e compagnia bella, a cominciare da quelle del senatore Pd Esposito, hanno sempre trovato ospitalità e avuto ampio risalto. Ma “La Repubblica”, edizione torinese, in un articolo a firma Salvatore Tropea non può tacere il suo “sconcerto” per le “parole incaute”pronunciate dal Presidente del Senato Piero Grasso che pure non è un Not Tav o un cuor di leone. “Si poteva fare meglio” ha detto nei giorni scorsi Grasso per dire che, forse, in Valsusa era necessario che ci fosse”maggiore dialogo” evitando così di trasformare la questione Tav in questione di ordine pubblico. Apriti cielo!

Come ben si sa chi si oppone al Tav o è un sovversivo o un violento o anche un possibile terrorista. Grasso, per Tropea, reo di “aver alzato una palla a favore dei No Tav” doveva quantomeno usare “parole più misurate” o, meglio, poteva starsene zitto come del resto hanno detto anche molti esponenti di governo torinesi e piemontesi. Questo è il nuovo giornalismo.

Lasciatemi dire, io stesso sono giornalista e ho fatto giornalismo ma ciò che non ho mai fatto è di accodarmi ai voleri dei poteri forti negando il confronto democratico che comprende anche il diritto a sollevare problematicità e ad esprimere opinioni diverse. Chi nega questa possibilità più che un giornalista è un pennivendolo.

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc Torino

25 agosto 2013

Tav: Locatelli (Prc), inasprire pene è atto di prepotenza

(ANSA) - TORINO, 9 AGO - ''La decisione del Governo di inasprire le pene per chi viola la zona rossa ai cantieri Tav di Chiomonte e si introduce abusivamente nella stazione di Susa è un atto di prepotenza e di sopraffazione contro chi lotta per la salvaguardia di un territorio''. Lo afferma, in una nota, il segretario provinciale di Prc Torino, Ezio Locatelli.
''Un atto tanto più odioso - aggiunge - perché promulgato da un Governo screditato, composto oltre che dal Pd da una destra che predica la sospensione del principio di legalità per un pregiudicato come Berlusconi. Sentire dire dal vicepremier Alfano che bisogna rafforzare la presenza dell'esercito in Valsusa, usare il pugno duro e applicare il massimo della pena nei confronti di chi viola i cantieri Tav dà il senso preciso di un governo di classe, schierato con i poteri forti, affaristici, finanziari. Il Pd è pienamente corresponsabile con questa politica autoritaria che va contro gli interessi della maggioranza dei cittadini. E' talmente evidente l'arbitrarietà della condotta del Governo che quest'ultima decisione non potrà che andare nel senso di rafforzare l'opposizione e la lotta contro l'Av Torino-Lione''.

LOCATELLI (PRC): VERGOGNATEVI DI CHIEDERE PIU' REPRESSIONE PER I NOTAV VOI DEL GOVERNO CHE VI REGGETE CON I VOTI DI BERLUSCONI

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino ha dichiarato:

“La decisione del Governo di inasprire le pene per chi viola la zona rossa ai cantieri Tav di Chiomonte e si introduce abusivamente nella stazione di Susa è null'altro che un atto di prepotenza e di sopraffazione contro chi lotta per la salvaguardia di un territorio. Un atto tanto più odioso perché promulgato da un Governo screditato composto oltre che dal Pd da una destra che predica la sospensione del principio di legalità per un pregiudicato come Berlusconi. Sentire dire dal vicepremier Alfano che bisogna rafforzare la presenza dell'esercito in Valsusa, usare il pugno duro e applicare il massimo della pena nei confronti di chi viola i cantieri Tav dà il senso preciso di un governo di classe, schierato con i poteri forti, affaristici, finanziari. Il Pd è pienamente correponsabile con questa politica autoritaria che va contro gli interessi della maggioranza dei cittadini. E' talmente evidente l'arbitrarietà della condotta del Governo che quest'ultima decisione non potrà che andare nel senso di rafforzare l'opposizione e la lotta contro l'Av Torino-Lione”.


Torino, 9.8.2013

LOCATELLI (PRC): CONTRO I NUOVI FERMI E ARRESTI PIENO SOSTEGNO AL MOVIMENTO NOTAV

Ezio Locatelli, segretario provinciale PRC di Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione in riferimento ai fermi e agli arresti di ieri in Val di Susa:

“Esprimo vicinanza e solidarietà agli attivisti NOTAV che ieri pomeriggio sono stati fermati o tratti in arresto (tra i fermati la compagna Nicoletta Dosio) a seguito del blocco autostradale del tratto Torino-Bardonecchia. Non solo, ai manifestanti che si stanno prodigando in queste ore e in questi giorni per rallentare o impedire l’inizio delle operazioni di scavo del tunnel geognostico va anche il nostro ringraziamento e sostegno.
L’azione dei manifestanti NOTAV è rivolta contro un’opera distruttiva e inutile voluta a tutti i costi da un blocco politico affaristico che detiene le leve del Governo. La stupidità politica di questo blocco, che pensa di rispondere con la repressione, non fermerà in Val di Susa una lotta che Rifondazione Comunista considera sacrosanta e giusta”.

Torino, 7 agosto 2013

Tav: Locatelli (Prc), indignazione per perquisizioni 'Criminalizzare movimento getta solo benzina sul fuoco'

(ANSA) - TORINO, 29 LUG - Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino, Ezio Locatelli, ha espresso ''sconcerto e indignazione'' per le perquisizioni effettuate oggi a Torino e in Val Susa in abitazioni di attivisti no tav. Locatelli ha precisato che perquisizioni e sequestro di materiale informatico sono state effettuate anche presso un locale dell'osteria 'La Credenza' di Bussoleno, punto di riferimento in Val Susa del movimento no tav e sede del locale circolo di Rifondazione Comunista. ''Disconoscere l'opposizione alla Tav, criminalizzare la protesta, trasformarla in un problema di ordine pubblico non porterà a nulla - ha dichiarato Locatelli - se non al risultato di gettare benzina sul fuoco. Questo tentativo va respinto''.

PERQUISIZIONI CONTRO I NOTAV. GIU' LE MANI DALLA “CREDENZA” DI BUSSOLENO!

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino a proposito delle perquisizioni effettuate in data odierna contro attivisti e abitazioni Notav ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Esprimo sconcerto e indignazione per le perquisizioni a tappeto nelle case di attivisti NoTav in Valsusa e a Torino e le notifiche degli avvisi di garanzia per attività eversive finalizzate al terrorismo disposte dalla Procura della Repubblica di Torino. I reati contestati farebbero riferimento a quanto avvenuto la sera del 10 luglio a Chiomonte a seguito della marcia verso le reti del cantiere osteggiata dalle forze di polizia e conseguenti scontri.

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Tav: Locatelli (Prc), solidarietà a fermati. A loro il nostro ringraziamento e sostegno

(ANSA) - TORINO, 7 AGO - Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino, Ezio Locatelli, ha espresso ''solidarietà e vicinanza'' agli attivisti fermati o arrestati ieri per il blocco autostradale sulla Torino-Bardonecchia.
"Ai manifestanti che si stanno prodigando in queste ore e in questi giorni per rallentare o impedire l'inizio delle operazioni di scavo del tunnel geognostico va anche il nostro ringraziamento e sostegno - ha commentato Locatelli, che ha diffuso una nota -. L'azione dei manifestanti notav è rivolta contro un'opera distruttiva e inutile voluta a tutti i costi da un blocco politico affaristico che detiene le leve del Governo.
La stupidità politica di questo blocco, che pensa di rispondere con la repressione, non fermerà in Val di Susa una lotta che Rifondazione Comunista considera sacrosanta e giusta''.

La scomparsa di Mario Valpreda: il cordoglio del Segretario regionale Armando Petrini

PETRINI (PRC-Piemonte): CON VALPREDA SCOMPARE UN UOMO DI GRANDE VALORE, POLITICO, UMANO, PROFESSIONALE – A LUI DOBBIAMO IL PRIMO PIANO SOCIO SANITARIO DEL PIEMONTE, POI SMANTELLATO DALLA GIUNTA COTA

E’ scomparso Mario Valpreda. Aveva 76 anni. Nato ad Asti nel 1937, appassionato di atletica leggera, si era laureato a Torino in Medicina Veterinaria e poi in Scienze Politiche. Ha diretto a lungo i servizi veterinari regionali. Nel 2005 viene eletto in Consiglio Regionale nelle liste di Rifondazione Comunista per poi diventare Assessore alla Sanità della Giunta Bresso, ruolo da cui si dimette nel 2007 dopo essere stato colpito da un ictus.

Con Mario Valpreda scompare un uomo di grande valore, politico, umano, professionale.
Ricordiamo in modo particolare il suo importantissimo impegno come Assessore regionale della Sanità durante la Giunta Bresso, fra il 2005 e il 2007. Un lavoro cruciale, sempre in difesa del carattere pubblico del servizio sanitario, che ha fra l’altro consentito alla Regione Piemonte –anche grazie al lavoro successivo di Eleonora Artesio, che gli succede all’Assessorato dopo l’icuts- di avere per la prima volta un Piano Socio Sanitario, poi smantellato dalla Giunta Cota.
Oggi come non mai avremmo bisogno di figure politiche del suo spessore. E oggi come non mani ne sentiamo profondamente la mancanza.

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