CONTRO LE POLITICHE DI AUSTERITA' RIFONDAZIONE COMUNISTA SOSTIENE LE DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE DEL 18 E 19 OTTOBRE

Rifondazione Comunista di Torino sostiene le due giornate di mobilitazione contro le politiche di austerità, per la precisione  lo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base di venerdì 18 ottobre e la manifestazione nazionale di sabato 19 ottobre a Roma indetta dalle varie realtà di movimento, tra cui il movimento No Tav della Valsusa. Parliamo di due importanti scadenze di lotta rivolte contro le rovinose politiche economiche e sociali portate avanti sia livello europeo che a livello nazionale, in quest'ultimo caso dal governo Letta-Alfano. Oltre che a sostenere tutte le iniziative di contrasto delle politiche di austerità Rifondazione Comunista è impegnata nel portare avanti un piano nazionale per il lavoro, contro ogni forma di precarietà, di attacco ai diritti e di saccheggio al territorio.
 
Torino, 17.10.2013   
                                          La segreteria provinciale Prc Torino

ERRORE MADORNALE PERMETTERE A TORINO MANIFESTAZIONE RAZZISTA DELLA LEGA NORD

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 "Lo diciamo adesso, non dopo. E' un errore madornale che si permetta oggi pomeriggio, a Torino, lo svolgimento di una manifestazione di chiara impronta razzista, xenofoba da parte della Lega Nord. Questa manifestazione è un insulto alla città, una vera e propria provocazione tanto più in queste ore  in cui l'Italia intera vive la tragedia di centinaia e centinaia di migranti morti nel Canale di Sicilia, una vera e propria strage perpetrata dalla chiusura della frontiere, da dispositivi repressivi, dalla legge Bossi-Fini.  Torino oggi vive una condizione di degrado e malessere sociale derivante  da disoccupazione, precarietà, perdita diritti in totale assenza di risposte politiche. Chi ha la responsabilità di queste mancate risposte non può permettersi di fomentare una guerra tra poveri. Rifondazione Comunista, oltre che a Roma alla manifestazione in difesa della Costituzione sarà presente oggi a Torino in piazza Castello per dire no a  manifestazioni razziste e di intolleranza sociale".

 

Torino, 12.10.2013

SOLIDARIETA' A PERINO. BASTA CON LA REPRESSIONE IN VAL DI SUSA

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Assurda è l'ipotesi di istigazione a delinquere formulata nei confronti di Alberto Perino a cui è stata anche perquisita l'abitazione in data odierna. Ormai è un continuo stillicidio di intimidazioni, denunce, provocazioni rivolte contro il movimento No Tav e i suoi esponenti più rappresentativi. Invece che il confronto aperto, democratico si continua a perseguire la strada della repressione.  Questa è ottusità allo stato puro che non produrrà alcuna normalizzazione sociale di una comunità che giustamente protesta contro la distruzione del proprio territorio.

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LOCATELLI (PRC): NO ALLE PROVOCAZIONI DI STATO IN VALDISUSA

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“E' davvero sintomatica la sincronia dell'uscita del documento demenziale di due militanti delle cosiddette “nuove Br” - sia detto del tutto estranei e avulsi dal movimento No Tav - col quale si chiede al movimento di “fare un salto in avanti” e l'assurda decisione del Governo Letta-Alfano di inviare in Valdisusa altri 200 militari in aggiunta a quelli che sono già presenti in Valle. Per fare un raffronto sull'assurdità delle risposte che puntano alla militarizzazione del territorio: con l'invio del nuovo contingente in Valle ci sarà un soldato ogni 289 abitanti a fronte di 1 soldato ogni 517 abitanti in Afghanistan, nella provincia di Herat assegnata al contingente militare italiano.

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IL 12 OTTOBRE TORINO NON VA CONSEGNATA ALLA LEGA

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“La città di Torino non può essere consegnata alle scorribande razziste della Lega che ha deciso di indire una manifestazione nazionale contro l'immigrazione per il 12 ottobre. Per questo proponiamo che nella stessa giornata, oltre ad assicurare una presenza alla manifestazione nazionale in difesa della Costituzione e del lavoro in programma a Roma, si tenga a Torino una manifestazione (o contromanifestazione) antirazzista, per i diritti e la giustizia sociale.

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LOCATELLI (PRC) E SALZA (GC): A TORINO, CITTA' DEGLI SFRATTI, NON SI RISPONDE CON INTERVENTI DI ORDINE PUBBLICO

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc e Guido Salza, coordinatore Giovani Comunisti hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

“17 fermati con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, addirittura una ragazza in stato di fermo, questo il bilancio di una delle diverse iniziative organizzate questa mattina dal Comitato popolare di San Salvario, per impedire l'esecuzione di uno dei tanti sfratti. Un bilancio assurdo che dice di una città dove sempre più ai problemi degli sfratti, dell'impoverimento, della disoccupazione si risponde sul piano dell'ordine pubblico. Di questo passo, in una città impoverita, guidata da un sindaco che nega l'evidenza, che non dà risposte ai problemi delle fasce sociali più deboli sarà sempre peggio. Come Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro impegno a sostenere tutte le iniziative volte a contrastare la politica che viene portata avanti non solo a livello di governo nazionale, ma di scelte locali, fatta di sfratti per i meno abbienti e di prebende per i proprietari immobiliari”.

Torino, 17 settembre 2013

LOCATELLI (PRC): UN DELIRIO LA PROPOSTA DI ONORIFICENZE AI COSTRUTTORI DEL TAV IN VALSUSA

La dichiarazione di Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino: “Siamo al delirio politico. L'intento che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte ha espresso, concordi i principali partiti di centrodestra e centrosinistra, di proporre l'assegnazione della massima onorificenza in campo regionale – il Sigillo – alle maestranze (imprenditori e operai) che operano in Valdisusa per la realizzazione del Tav ha dell'inverosimile. Per i proponenti quanti operano per la realizzazione del Tav, definita “opera storica” sono meritevoli di particolare riconoscimento come lo è stato per le brigate alpine Taurinense e Julia di ritorno dalle missioni estere. Una volta di più l'abbiamo capito. In Valdisusa, una valle occupata militarmente, dove sono in corso lavori di devastazione del territorio per un'opera inutile che risponde soltanto ad interessi affaristici, ci sono amministratori, partiti, potentati vari che pensano di trovarsi in guerra.

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LOCATELLI (PRC): A PROPOSITO DI CRISI E POVERTA' FASSINO VIVE A TORINO O SU UN ALTRO PIANETA?

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione:


“Piero Fassino è il sindaco di Torino o vive su un altro pianeta? Questo è l'interrogativo che ci poniamo dopo aver letto le sue dichiarazioni inferocite contro la puntata di “Presa Diretta” trasmessa da Rai 3 dedicata alla crisi che attanaglia il nostro Paese ed in particolare una città di vecchio insediamento industriale come Torino. Ci si può appigliare alla bontà delle riprese o delle immagini che sono state trasmesse ma di certo non si può negare la sostanza del problema: Torino è una città piegata dalla crisi e dalle politiche liberiste che non hanno saputo dare alcuna risposta, se non in termini ulteriormente regressivi, ai temi delle delocalizzazioni industriali, della disoccupazione, degli sfratti, della povertà dilagante, dello smantellamento e privatizzazione dei servizi pubblici. Per tutto questo e altro ancora Torino è diventata una città simbolo in negativo, in cui il segno prevalente è il declino economico e il degrado sociale. La maniera peggiore di affrontare la realtà è negarla. Questo è quello che fa Fassino quando dice che “Torino è la città più dinamica d'Italia” oppure che “abbiamo reso la città più viva e vivibile”. Lo vada a dire ai centomila poveri, alle decine di migliaia di disoccupati, precari e cassaintegrati, alle migliaia di sfrattati che popolano una città sempre più desertificata che non può vivere dell'immagine virtuale delle vetrine del centro città, dei grandi eventi culturali o delle grandi opere. Le contraddizioni sociali che sta vivendo Torino sono semplicemente esplosive. Il negarle o il trasformarle in questione di ordine pubblico è soltanto sinonimo di miopia politica”.


Torino, 5.9.2013

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