'NDRANGHETA NEL TAV IN VALSUSA. CHIAREZZA SU RESPONSABILITA' E COPERTURE

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc Torino ha dichiarato:

"Gli esponenti della maggioranza di governo non stravolgano la realtà. Dire che l'inchiesta sulle cosche mafiose in materia di traffico illecito di rifiuti, di appalti riguardanti grandi opere e Tav in Val di Susa che ha portato in queste ore a decine di arresti e indagati, sia una "dimostrazione di capacità di prevenzione e vigilanza delle istituzioni, della politica e della società civile" è null'altro che una presa in giro. Alcuni di questi arresti e indagati arrivano a scoppio ritardato, a lavori effettuati. In particolare è emblematico il coinvolgimento nell'indagine di imprenditori che hanno lungamente operato nel cantiere militarizzato Tav  della Val di Susa, nonostante le reiterate denunce del movimento Notav di infiltrazioni mafiose.

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Rifondazione Comunista presente al Pride di Torino

“La diversità è un diritto, l’uguaglianza è un dovere” questo è lo slogan che caratterizzerà il Pride 2014 a Torino.  

Secondo le più importanti associazioni che si propongono di mappare le leggi che all’interno dell’Europa si occupano di difendere i diritti civili per gay, lesbiche e trans gender,l’Italia risulta tra le ultime classificate. C’è  bisogno quindi di garantire pari diritti all'autodeterminazione, alla salute, alla genitorialità, libertà di orientamento sessuale e di genere. Occorre un' inversione di tendenza a livello istituzionale.

Rifondazione Comunista aderisce ed invita a partecipare al corteo di domani, Sabato 28 Giugno, che partirà da Piazza XVIII Dicembre alle ore 15.30.

la segreteria proviciale PRC
Torino, 27/06/201

Rifondazione Comunista di Torino aderisce al presidio antifascista contro la manifestazione di CasaPound a San Salvario

Da alcuni giorni nel quartiere torinese di San Salvario a Torino sono apparsi manifesti che promuovono per domani, mercoledì 25 giugno, una manifestazione dai tratti e dalle parole d’ordine tipiche dell'estrema destra con appuntamento a pochi metri dal circolo “Asso di Bastoni”. La conferma che tra i partecipanti c’è proprio la destra radicale, viene dall'annuncio ufficiale dell'adesione al corteo da parte dell'organizzazione fascista Casapound. “Contro il degrado e gli immigranti”, si legge nella locandina, ”scendiamo in piazza con il tricolore”.

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È mancata stamane Bianca Guidetti Serra

È mancata stamane Bianca Guidetti Serra, partigiana e avvocatessa.

Giovanissima antifascista. Il suo impegno per l’emancipazione femminile iniziò durante la Resistenza quando fece  parte dei “Gruppi di difesa della donna”. Attività clandestina che, come ha dichiarato in una intervista: “era un modo di coniugare la guerra di liberazione con tipiche rivendicazioni femministe".

Iscritta nel PCI dal 1943 ne è poi uscita nel 1956. Eletta prima in Consiglio Comunale a Torino e poi in Parlamento per il PCI e per DP.

Avvocatessa molto attiva campo del diritto di famiglia, nella tutela dei più deboli, dei minori e dei carcerati. Negli anni settanta ha condotto la battaglia contro le schedature politiche degli operai alla Fiat.

Alla famiglia le sincere condoglianze del Partito della Rifondazione Comunista - Federazione di Torino.

Torino, 24 giugno 2014

FIAT-MARCHIONNE: RESPINGIAMO I RICATTI DEL PADRONE

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc e Cadigia Perini, responsabile lavoro provinciale Prc dichiarano:

"Quello di Marchionne nei confronti dei lavoratori della Fiat è una ritorsione vergognosa che ci riporta alla protervia dei vecchi padroni delle ferriere. Marchionne, dopo aver bollato il legittimo sciopero indetto dalla Fiom sulle condizioni di lavoro come “incomprensibile, irrazionale e ingiustificato”, con una lettera ai dipendenti scarica sui lavoratori “ribelli” tutte le possibili disgrazie a partire dalla cancellazione di “opportunità preziose” fino a paventare non meglio precisate “perdite produttive”, tentando di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri. Da un lato i buoni, quelli che lavorano a testa bassa accettando qualsiasi condizione. “E' la crisi che lo chiede” questo è l'ennesimo ricatto rivolto contro i lavoratori. Dall’altro i cattivi, quelli che pensano che ai diritti sulla sicurezza e sulla dignità del lavoro non si deve rinunciare mai, nemmeno, anzi meno che mai, in tempi di crisi.

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L'ESEMPIO DI BERLINGUER: QUESTIONE MORALE, LAVORO E DIRITTI PER CAMBIARE IL PAESE.

MERCOLEDI' 11 GIUGNO PRESIDIO IN PIAZZA CASTELLO DAVANTI ALLA SEDE DELLA REGIONE

 
Trent'anni fa moriva Enrico Berlinguer. Il suo ricordo è ancora vivo se Renzi e Grillo - che con i comunisti non c'entrano nulla  - hanno strumentalmente fatto a gara  per appropriarsene la memoria.

Berlinguer ha denunciato per primo l'emergenza della questione morale nel nostro Paese. Ha denunciato la deriva di un sistema fondato sull'illegalità, sull'alleanza tra apparati dello stato e la criminalità organizzata, sulla trasformazione dei partiti in comitati d'affari, su faccendieri che fanno profitti a suon di bilanci falsi e di sfruttamento dei lavoratori.

Le ultime vicende  riguardanti grandi opere e malaffare dimostrano una volta in più l'attualità della questione morale. Berlinguer venne davanti ai cancelli della Fiat di Torino, quando nel '80 furono annunciati 15 mila licenziamenti, per dire che i comunisti stavano e dovevano stare dalla parte dei lavoratori anche  e soprattutto quando le cose sembravano andare nel peggiore dei modi. In ciò va ricordato anche il sostegno dato al referendum per difendere la scala mobile.

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ALTERNATIVI IN EUROPA, ALTERNATIVI IN PIEMONTE

SINTESI INTERVENTO DI EZIO LOCATELLI AL COMITATO POLITICO NAZIONALE PRC

Rispetto al voto del 25 maggio non pochi hanno parlato del ritorno di una nuova Dc, qualcuno finanche a dire del ritorno in un paese rimasto sostanzialmente democristiano. Ritengo che, il pensare di trovarci di fronte ad una risposta conservativa alla crisi, più che ad una operazione di modernizzazione di segno regressivo sia una valutazione che non contribuisce a fare chiarezza della realtà e dei nostri compiti
La Dc era una grande forza interclassista ma le analogie col Pd finiscono qui. Il Pd di Renzi, a vocazione ultramaggioritaria, poco propenso al compromesso sociale (anche e sopratutto per la mancanza di controparti sociali) è, allo stato attuale, il partito che più di altri è impegnato in un'operazione di riforme strutturali rivolte a smantellare e mercificare garanzie sociali, diritti del lavoro, a restringere spazi democratici. Riforme devastanti che Renzi, convinto di avere il coltello dalla parte del manico, intende più che mai portare avanti.

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CHE FARE ORA?

I dati elettorali del Piemonte sono noti ma è utile ricordarli:
-alle Europee la lista “L’altra Europa” supera il quorum in Piemonte con 93.206 voti, tra i partiti componenti della lista Rifondazione Comunista con la lista unitaria “L’Altro Piemonte” comprendente Azione Civile, Sinistra Anticapitalista e Socialisti Democratici   raccoglie 25.193 voti sul candidato presidente (poco sopra l’1%, 19.467 voti come lista) SEL in coalizione con Chiamparino raccoglie invece 40.873 voti, poco sopra il 2%.
Le due liste separate raccolgono in totale 66066, 27140 voti in meno della Lista “L’Altra Europa” nel suo complesso.
Innegabile il “valore aggiunto” della lista unitaria alle Europee, come innegabile il valore aggiunto dei suoi candidati (Curzio Maltese, neo-europarlamentare di questo collegio, ha raccolto molte preferenze ma non ha dato volantini personali, non ha battuto il territorio in lungo e in largo, ma ha avuto una esposizione mediatica molto forte parlano da sole).
Innegabile anche che la riproposizione della lista “Tsipras” anche in Piemonte (anche con SEL per essere chiari) non avrebbe assicurato il seggio in Consiglio Regionale, ma sicuramente avrebbe avuto un altro peso.

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