Ricordo dell'Anpi nazionale

Il cordoglio della Presidenza  e  della Segreteria nazionale  ANPI

L’ANPI Nazionale si unisce commossa al dolore dei familiari, degli amici e dei compagni per la morte di GIANNI ALASIA, che ha speso l’intera esistenza per gli ideali alla base della nostra convivenza civile. Libertà, democrazia, diritti non rappresentavano per lui astratti concetti, ma concreti e vivi punti di riferimento e orientamento per agire all’interno della società. E tutta la storia del suo impegno – nel mondo del lavoro, come per la sua Torino – affonda le radici nell’esperienza resistenziale vissuta negli anni cruciali della formazione.

Era del ’27, Gianni, dunque uno di quei ragazzi nati e cresciuti solo nel segno del fascismo, della sua retorica e propaganda. Scelse però senza indugi da che parte stare durante l’occupazione nazifascista dell’Italia e col nome di battaglia “Astro” entrò nelle Formazioni Matteotti, 3ª Brigata della Divisione “Bruno Buozzi”, partecipando alla Liberazione della sua città. E Torino ha rappresentato per tutta la vita il teatro della sua azione sindacale, politica, intellettuale: segretario della Camera del Lavoro per quasi un ventennio, consigliere comunale e provinciale, assessore regionale al lavoro e industria, eletto alla Camera dei Deputati nella IX legislatura per il Partito comunista. Poi, dopo la “svolta della Bolognina”, tra i fondatori di Rifondazione Comunista e vera e propria anima de movimento in Piemonte.

La scrittura era forse la sua passione più grande. Sperimentata non solo nei saggi sulla storia delle lotte operaie, ma anche negli interventi lucidi, puntuali, acuti sui giornali della sinistra. E infine – varcata la soglia degli ottant’anni – nel suo nostalgico e mai retorico esordio nella narrativa col quale ci ha lasciat l’ultima, attualissima metafora: il concetto di un’umanità “allargata”, unico, omeopatico antidoto alla xenofobia e al razzismo.

Addio Gianni, addio “Astro”.

Sportelli sociali: nessuno sia solo

Anche a Torino e in Piemonte siamo in piena emergenza sanitaria. Nell’impossibilità di tenere materialmente aperti gli sportelli sociali che operano da anni presso la “Casa del Popolo La Poderosa” di Torino l’associazione La Poderosa Servizi, Rifondazione Comunista e il periodico Lavoro e Salute hanno deciso di mettere in rete gli sportelli sociali e i contatti ( mail: poderosaservizi@gmail.com – cell. 3453568126 ) per accedere ai servizi di informazione e di consulenza forniti dagli stessi. Gli sportelli, supportati da un pool di professionisti, medici, psicologi, avvocati, mediatori culturali, lungi dal sostituirsi ai canali istituzionali preposti a rispondere a tutta una serie di bisogni sociali, intendono offrire, per quanto di propria competenza, servizi gratuiti di informazione e di prossimità sociale.

La Poderosa Servizi Rifondazione Comunista Lavoro e Salute

Casa del Popolo La Poderosa - TORINO

Tesseramento 2022

 

 

 

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Codice per il 2021

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Comunichiamo che la sede provinciale, a partire dal 6 aprile 2018, sarà aperta dal lunedì al venerdì, il pomeriggio, dalle ore 14,30 alle ore 18,30. Durante la settimana rimarranno invariati gli orari di apertura degli sportelli sociali (Caf, sportello migranti). Per ogni altra esigenza, informazioni o comunicazioni telefonare, sempre al pomeriggio, al numero 011 4817312 o direttamente ai compagni della segreteria.

Citazioni

„Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.“
Bertolt Brecht
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La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati» (Gramsci. Q 3, p. 311)

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"Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna mettersi tranquillamente all'opera ricominciando dall'inizio" (Antonio Gramsci, lettera al fratello Carlo del 12 settembre 1927)

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