Nicoletta Dosio scrive dal carcere di Torino

Le Vallette, 2 gennaio 2020
Carissime Compagne e Compagni,
in queste ore sto ricevendo da parte vostra tantissimi telegrammi e lettere. Il sentirvi così vicini mi dà tanta gioia e forza.
Le mie compagne di detenzione mi avvertono, da cancello a cancello, quando ai telegiornali compaiono le immagini delle manifestazioni che, in tutto il paese, avvengono a sostegno di noi, parte del Movimento NO TAV attualmente dietro le sbarre.


Insieme a me, dentro questa città murata, dietro una delle tante finestre ferrate, vivono Giorgio, Mattia e Luca. Anche a loro, la notte di Capodanno è giunto lo splendore e l’allegro scoppiettio dei fuochi d’artificio, l’eco della musica e dei saluti che hanno avuto il potere di abbattere, almeno idealmente, mura e cancelli.
E’ questo uno dei tanti segni di una lotta grande e bella, nata dalla Valle di Susa che da trent’anni resiste contro la grande mala opera; così giusta e necessaria da dare ispirazione ed aiuto a tante realtà che, come noi, hanno deciso di non piegarsi alla logica del sistema.
Ora sto vivendo la non-vita di questo non-luogo; sperimento di persona l’irrazionalità e la menzogna del carcere che, al di là dei palliativi propagandistici, è più che mai luogo di repressione e di controllo sociale.
Tante storie di donne, qui, alla sezione dei “nuovi giunti”, storie di violenze subìte, di una precarietà che ti nega casa: sbandamenti di chi ha perso la strada e si indurisce nell’assenza di alternative. Ma anche la spontanea umanità degli ultimi che, magari senza teorizzazioni ideologiche ma per concreta condivisone del bisogno, tendono la mano a chi sta per cadere.
Mi siete nel cuore, come la mia Valle con le mie montagne cariche di neve che scorgo di lontano dalle finestre ferrate del corridoio. E il mio cuore è in Clarea, sui sentieri percorsi insieme, nei boschi dove camminano silenziosi gli animali: il ricordo si fa attualità, rabbia lucida contro la rapina insensata della nostra terra e della nostra vita.
Il potere, con i suoi tribunali al servizio dei leggi ingiuste e le catene delle sue carceri, non potrà fermare le ragioni e la concretezza di un conflitto irrinunciabile e davvero liberatore.
Vi abbraccio con allegria.
Avanti NO TAV
Nicoletta

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