IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA CONTRO I CAMBIAMENTI DI FACCIATA

Le prime uscite del nuovo segretario del Pd all’insegna della “retorica del cambiamento nella continuità” confermano più che mai la necessità di costruire in Italia un polo della sinistra antiliberista, anticapitalista. Ieri Zingaretti, come sua prima uscita, è venuto a Torino a supportare con veemenza la campagna pro Tav: “fermare i bandi di gara sarebbe criminale”.

A scanso di equivoci il Pd, in competizione con il centrodestra, ribadisce di voler tirare dritto sulla strada di politiche che fanno gola a imprenditoria e finanza. Sul Tav come su tante altre questioni che attengono alle politiche economiche e sociali. E’ mai possibile che a fronte di questa coazione a ripetere non ci si ponga il tema dell’autonomia e dell’unità delle forze critiche, alternative, di sinistra? Certo che non è possibile. Purtroppo Sinistra Italiana in Piemonte ha deciso, seppure con una maggioranza risicata, di appoggiare Chiamparino nella sua corsa a perdere alle prossime regionali. Un errore madornale. Come se non bastasse ci sono anche forze che non perdono occasione per dare dimostrazione della propria autoreferenzialità. Saremo pure controcorrente ma, per quanto ci riguarda, come Rifondazione Comunista, non ci rassegniamo all’esistente. In direzione ostinata e contraria non rinunciamo a lavorare per l’unità delle forze del cambiamento, quello vero non quello di facciata. (e.l.)

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