Torino - Locatelli (Prc-Se). L’assedio militare e gli scontri a Piazza Giulia inammissibili. Chi li ha ordinati se ne vada a casa!

Ancora una volta Torino è stata teatro di scontri e violenze assurde, inammissibili. Scontri e violenze scatenate ieri sera a seguito dello stato d’assedio in cui è stata posta Piazza Giulia e quartieri limitrofi dalle forze di polizia intervenute in tenuta antisommossa.
La motivazione: far rispettare l’inutile ordinanza proibizionista della Sindaco Appendino che fa divieto di consumo di alcolici da asporto dalle ore 20.

Ma a qualcuno sembra normale che i controlli vengano effettuati da pattuglie di poliziotti in tenuta antisommossa con tanto di scudi? Che vengano fatti oggetto degli scontri in maniera del tutto indiscriminata giovani, cittadini, avventori?
No che non è normale!
Un intervento di questo genere non può che suonare provocatorio e suscettibile di ingenerare tensioni e proteste del tutto prevedibili e anche legittime. Siamo al limite di uno stato paranoico.
Dopo aver svicolato sulle proprie responsabilità circa i gravi accadimenti di piazza San Carlo del 3 giugno scorso, ci sono istituzioni che reagiscono con un inasprimento repressivo delle condotte sociali e dei conflitti che attraversano una città interessata oltre che da crescenti disuguaglianze e disagio sociale, da domande di socialità e cambiamento.
La strategia del controllo sociale fondato sulla militarizzazione della città e l’escalation dell’uso della forza oltre che ingiusta, antidemocratica, è una strategia fallimentare. Chiediamo di fermarsi in tempo prima di fare ulteriori danni. Chi ha suggerito e ordinato l’assedio militare di Piazza Giulia e scatenato cariche violente deve andarsene a casa!

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se Torino

Torino, 21 giugno 2017

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