Cuba - Fidel e la connessione sentimentale con il suo popolo

Hanno tentato in tutti i modi di stravolgere la realtà, dipingendo Fidel Castro come un dittatore che ha imposto a Cuba un regime illiberale e antidemocratico.

Poi sono filtrate le immagini – scomode per lorsignori - di un popolo, il popolo cubano, che ovunque si è stretto in lacrime per l’ultimo saluto al proprio Comandante che tanto ha dato e lottato per la libertà di Cuba e non solo. Fidel Castro, Che Guevara, José Martì, sono i simboli di questa lotta per la libertà e la giustizia sociale contro la protervia e la volontà di dominio dei mercati, dalle multinazionali e degli Usa. Parliamo di giganti politici, di rivoluzionari che hanno combattuto per un mondo migliore, di eguali rispetto ai quali spicca l’inanità e la grettezza di tanti servi sciocchi del potere che parlano a vanvera di democrazia, di libertà per dire della libertà dei più forti, dell’intangibilità dei propri privilegi. La Caravana de la libertad che accompagna il carro con le ceneri del Comandante Fidel sta percorrendo tutta Cuba, da L’Avana dirette al cimitero di Santiago, tra due ali interminabili di folla. Milioni di persone rendono omaggio al loro Comandante della Rivoluzione in un clima di grande commozione. Antonio Gramsci, a proposito di questo rapporto tra Fidel e il suo popolo, avrebbe parlato di vera e propria "connessione sentimentale". Tra le tante testimonianze quella di una ragazza cubana:"nel mondo ci sono uomini che non muoiono mai. Fidel continuerà a vivere nel suo popolo". Un impegno e una promessa che sta nel cuore e nella testa di milioni di cubani. Adesso tocca a tutt@ noi far sentire la vicinanza al popolo cubano, rinnovare la testimonianza di un impegno per la trasformazione sociale a partire dai nostri luoghi di vita e di lavoro. Hasta siempre Comandante Fidel

Ezio Locatelli - segretario provinciale PRC

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