In ricordo di Francesco, operaio, comunista, stampatore militante

E’ scomparso il compagno Francesco Masella dopo lunga malattia  e ricovero in una casa di cura. Il compagno Francesco, da sempre iscritto a Rifondazione Comunista,  veniva da una lunga militanza nel Pci. Operaio metallurgico, addetto agli altiforni di una acciaieria, ha dedicato gran parte del suo tempo libero alla militanza politica. Era l’addetto alla stamperia, una grande stamperia, della Federazione di Rifondazione Comunista di Torino.

Tutte le mattine, alle 7, puntuale come un orologio, veniva in federazione - immancabilmente  con “Liberazione” (fin tanto che c’è stato il giornale) e un quotidiano locale sottobraccio - per stampare volantini, notiziari, manifesti. E’ stato uno dei primi compagni che ho incontrato cinque anni fa in occasione del mio impegno politico a Torino. Mi aveva spiegato che lui era entrato in una sede del Pci per la prima volta da piccolo, al seguito del padre, e lì è cresciuto umanamente e politicamente con l’idea che nella vita bisognasse stare dalla parte degli operai e della povera gente. Per questa stessa ragione, dopo lo scioglimento del Pci, lui scelse di continuare la sua militanza in Rifondazione Comunista. Una militanza mite, silenziosa, generosa con la responsabilità delle rotative, stampanti, fotocopiatrici, di milioni e milioni di volantini stampati, fino quando ha potuto, prima della malattia, prima che la difficoltà di pensiero e di parola lo portasse via in silenzio. Il mio pensiero in queste ore va a Francesco, operaio metallurgico, comunista, stampatore militante, una figura generosa e umile di altri tempi. Ma se tempi migliori verranno – e sicuramente verranno - è anche grazie a persone come Francesco. Anche nel segno suo continua la nostra militanza e la lotta politica per conquistare un mondo migliore (Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino)