Torino: gli striscioni del PRC in occasione della visita del Papa

Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"La visita di Papa Francesco a Torino ha messo in moto una operazione di repulisti, in alcuni quartieri poveri e di marginalità sociale, volta a dare un'altra immagine di città. Non è solo il repulisti dalla sporcizia e dal degrado in cui sono solitamente lasciati alcuni quartieri periferici, ma anche l'allontanamento, da questi quartieri e innanzi alle chiese, di poveri e mendicanti in cerca di occasioni di sopravvivenza.

Ecco, se possiamo dare un consiglio, Papa Francesco non si lasci fuorviare da questa immagine falsata ed effimera di una città - soprannominata non casualmente la piccola Grecia d'Italia - che vive da anni il dramma della disoccupazione, della povertà, degli sfratti, dei senza casa. Un dramma dovuto anche alle mancate risposte da parte di una classe politica e di governo composta da cortigiani dei poteri forti, impegnata a smantellare diritti e tutele sociali. La nostra sede provinciale è ubicata in uno di questi quartieri poveri, nel quartiere Aurora-Valdocco, proprio davanti alla Casa Madre Salesiani don Bosco, che sarà oggetto di una tappa della visita del Papa. In occasione di questa visita, sulla facciata della nostra sede provinciale di Rifondazione Comunista, esporremo due striscioni con le parole di due martiri della lotta per la giustizia sociale. Uno con le parole di Monsignor Romero:" quando io do da mangiare a un povero tutti mi chiamano santo. Ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo allora tutti mi chiamano comunista". L'altro con le parole di Ernesto Che Guevara: "Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualsiasi altro uomo". Ancor oggi è importante proseguire in questa battaglia di giustizia e di equità contrastando le politiche liberiste e di austerità, di impoverimento e discriminazione sociale presenti a Torino e altrove. Per fare questo c'è bisogno dell'impegno di tutte e tutti".

Torino, 18 giugno 2015

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