Con il trionfo di Syriza la speranza si è messa in cammino in Grecia e in Europa

di Ezio Locatelli*

Stasera il popolo greco, dopo essersi sollevato, ha toccato il cielo con un dito. La vittoria in larga misura di Syriza ha prodotto una sorta di movimento tellurico, entusiasmo all’ennesima potenza in tutta la Grecia, in specie ad Atene dove abbiamo trascorso gli ultimi giorni di campagna elettorale e vissuto l’esplosione di gioia per i risultati elettorali.

Con noi 400 compagne e compagni da tutta Italia che hanno aderito alla campagna “cambia la Grecia, cambia l’Europa” che ha dato vita alla brigata Kalimera Tanta era l’attesa e la voglia di cambiamento. Le politiche di austerità, di taglio della spesa sociale, di drastica riduzione dei salari e delle pensioni hanno ridotto il Paese allo stremo, lo hanno portato al limite della sopravvivenza senza produrre alcun risultato dal punto di vista economico, della diminuzione del debito. Ridotta alla fame, senza avere più nulla da perdere, la gente si è ribellata dando man forte ad una forza che ha condotto una battaglia coerente, in un’ottica di alternativa ai governi dell’austerità. Una battaglia condotta da Syriza non solo per via politica o sul piano della ricostruzione del conflitto sociale ma perseguendo politiche di solidarietà, pratiche di mutualismo in risposta ai soggetti sociali colpiti dalla crisi. La credibilità della sinistra greca nasce anche da una fitta rete di strutture autogestite nei quartieri popolari – mense popolari, ambulatori autogestiti, centri dei accoglienza di migranti o persone povere – alcune delle quali abbiamo visitato in questi giorni. “La nostra non è filantropia, carità, la nostra è pratica di solidarietà e di organizzazione delle persone a sostegno di sacrosanti diritti sociali” hanno tenuto a dirci i volontari di questi centri autogestiti. Oggi la Grecia è l’epicentro di un cambiamento storico. Un piccolo Paese si ribella alla dittatura delle banche, della speculazione finanziaria, dei memorandum imposti dalla troika. Una ribellione che può contagiare positivamente altri Paesi, altri popoli. Proprio per questo dobbiamo sapere fin da ora che questi poteri faranno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote del cambiamento che si è aperto. Questa vittoria straordinaria, per produrre risultati sostanziali, andrà sostenuta con una mobilitazione di popolo non solo in Grecia ma in tutta Europa. In special modo, nel nostro Paese, la sinistra antiliberista, oltre a sostenere Syriza, è chiamata ad unirsi per costruire l’opposizione e l’alternativa ai programmi neoliberisti di centrodestra e centrosinistra. Il tempo delle ambiguità è finito una volta per tutte.

Questa mattina rientriamo in Itala da Atene. Splende un sole radioso. Non sarà ancora il sol dell’avvenire ma certamente la speranza si è messa in cammino.

*segretario provinciale Rifondazione Comunista Torino

Atene, 26 gennaio 2015

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