'NDRANGHETA NEL TAV IN VALSUSA. CHIAREZZA SU RESPONSABILITA' E COPERTURE

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc Torino ha dichiarato:

"Gli esponenti della maggioranza di governo non stravolgano la realtà. Dire che l'inchiesta sulle cosche mafiose in materia di traffico illecito di rifiuti, di appalti riguardanti grandi opere e Tav in Val di Susa che ha portato in queste ore a decine di arresti e indagati, sia una "dimostrazione di capacità di prevenzione e vigilanza delle istituzioni, della politica e della società civile" è null'altro che una presa in giro. Alcuni di questi arresti e indagati arrivano a scoppio ritardato, a lavori effettuati. In particolare è emblematico il coinvolgimento nell'indagine di imprenditori che hanno lungamente operato nel cantiere militarizzato Tav  della Val di Susa, nonostante le reiterate denunce del movimento Notav di infiltrazioni mafiose.

Peggio ancora, siamo in presenza di imprenditori in odore di lavori illeciti o di collusione con la 'ndrangheta che, a suo tempo, sono stati santificati da esponenti politici e di governo come vittime dei No Tav. Questi ultimi attaccati in maniera virulenta in quanto rei di fare controinformazione e opposizione ai lavori sporchi dell'Alta Velocità in Val di Susa.

Alla Magistratura chiediamo di fare il suo corso e di accertare la rilevanza penale di attività criminose che sono state messe in atto in attività illecite e in particolare per quanto riguarda la realizzazione di un'opera inutile e speculativa come il Tav. Ma intanto ancora una volta va denunciato con forza il malaffare che imperversa grazie anche a tante coperture e intrallazzi politici.

Proprio l'altro ieri Sergio Chiamparino, strenuo difensore del Tav, intervenendo all'assemblea degli industriali torinesi, se n'è uscito con una delle sue: "Di questi tempi si parla di grandi opere solo per parlare di tangenti. Ma noi vogliamo affermare con orgoglio torinese che le grandi opere si possono fare senza tangenti". La solita retorica vacua che dice dell'insipienza di una classe politica e di governo. Poche ore dopo questa uscita è venuto allo scoperto la vicenda delle infiltrazioni della 'ndrangheta negli appalti di uno dei grandi orgogli torinesi: il Tav Torino-Lione. Aveva ragione il movimento No Tav, avevamo ragione noi a dire che il Tav in Val di Susa è un'opera oltre che inutile sporca. La mobilitazione contro quest'opera e i suoi interessati fautori non può e non deve fermarsi".
 
Torino, 2 luglio 2014

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