Inaccettabile la continua criminalizzazione delle lotte!

Dichiarazioni di Fausto Cristofari (segretario provinciale PRC Torino) ed Ezio Locatelli (segreteria nazionale PRC)

Fausto Cristofari*: "Inaccettabile la continua criminalizzazione delle lotte! Solidarietà agli attivisti NOTAV e ai lavoratori Comital colpiti perché lottano per la difesa del territorio e del lavoro"
ANCORA REPRESSIONE IN VAL DI SUSA. Due arresti con traduzione in carcere, due arresti domiciliari, nove obblighi di firma e divieti di dimora. Questo è il pesante risultato repressivo che ha nuovamente colpito il movimento NO TAV, sulla base di un apparato accusatorio che ha sollevato, nientemeno, che il reato di “associazione sovversiva”. In questo modo, e non è purtroppo una novità, il potere si rapporta alla giusta lotta contro il TAV! E, per confermare la cappa di piombo repressiva che si vuole imporre sulle persone e sulle lotte politiche e sociali, la notizia, nella stessa giornata, che lavoratori e sindacalisti della COMITAL di Volpiano sono stati indagati, in base a una denuncia padronale del 2017, per la lotta che hanno condotto contro 140 licenziamenti, lotta che permise di salvare almeno una parte dei posti di lavoro in bilico. SOLIDARIETÀ CON LA LOTTA NO TAV! SOLIDARIETÀ CON LE LOTTE DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI! BASTA CON LA CRIMINALIZZAZIONE DELLE LOTTE!

* segretario provinciale Rifondazione Comunista Torino


Ezio Locatelli*:  VALSUSA: NO ALLA GUERRA, SÌ AL DIRITTO A MANIFESTARE. Ieri c'è stata una nuova raffica di perquisizioni, arresti, misure cautelari nei confronti di tredici attivisti NoTav rei di aver manifestato nei mesi scorsi davanti ai cantieri di San Didero e Chiomonte facendo uso di "mezzi pirotecnici" e di aver opposto resistenza a pubblico ufficiale. Siamo arrivati al paradosso di considerare legittimo l'invio di tonnellate di armi letali in Ucraina e di mettere in galera chi manifesta contro un'opera inutile e devastante facendo uso di innocui mezzi pirotecnici. Siamo al rovesciamento di qualsiasi principio di realtà oltre che di legalità costituzionale. Invece che reprimere le manifestazioni NoTav rivolte contro un'opera inutile e distruttiva il governo, i poteri costituiti la smettano di fomentare una guerra sanguinosa con nuove armi. Più armi servono solo ad alimentare i conflitti a mano armata. No alla guerra, sì al diritto di manifestare.

* segreteria nazionale Rifondazione Comunista

 

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