Piemonte – Locatelli* (Prc-Se): su inchiesta strage Rsa siamo all’atto primo. Fare luce anche su responsabilità in ambito politico

Esprimiamo soddisfazione sul fatto che la Procura della Repubblica di Torino abbia avviato serrate indagini sulla base dei molti elementi conoscitivi contenuti nell’esposto presentato il 23 aprile scorso dal sottoscritto, in qualità di segretario provinciale Prc-Se di Torino, sulla strage nelle Rsa piemontesi. Per ora le indagini, come riferito dagli organi di stampa, hanno portato a iscrivere otto persone nel registro degli indagati per omicidio colposo di venti persone, indagine che attiene alla vicenda legata al contratto intervenuto tra l’Asl Città di Torino e la società Gheron s.r.l. Massimo d’Azeglio per il recepimento di pazienti Covid 19.

Detto ciò rimarchiamo che questo non è l’unico atto improvvido compiuto riguardo la gestione dell’emergenza sanitaria da coronavirus con particolare riguardo alle Rsa del Piemonte. Altre Asl hanno recepito la proposta di atto deliberativo della Giunta Regionale del 20 marzo 2020, licenziata per tramite l’assessore alla sanità Luigi Genesio Icardi, che ravvisava la possibilità di utilizzare i posti letto di Rsa accreditate per pazienti Covid positivi. Delibera, come si sa, mai pubblicata, ma fatta circolare nelle Asl regionali col risultato di ingenerare situazioni a dir poco incresciose. E’ in ragione di ciò che chiediamo che siano valutate sino in fondo le responsabilità di quanto avvenuto avendo riguardo non solo per altre situazioni che hanno registrato un numero abnorme di morti di anziani, una vera e propria strage, ma anche per responsabilità che sono più propriamente riferibili alle decisioni intervenute in ambito politico.

 *segretario provinciale Rifondazione Comunista di Torino

NOTA! Questo sito utilizza cookie anche di terzi per inviarti servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, acconsenti all'uso dei cookie.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo