Covid19- Locatelli (Prc-Se: perseguire i responsabili politici e gestionali riguardo il disastro nelle Rsa piemontesi. L’assessore regionale alla sanità non giochi a rimpiattino

L’assessore regionale alla sanità e la giunta regionale piemontese la smettano di giocare al rimpiattino e si assumano le proprie responsabilità in materia di contagi e di decessi da coronavirus nelle Rsa.

Non ci riferiamo solo alla mancanza di screening o dispositivi di protezione individuale, alla assenza di personale, alla mancanza di interventi di prevenzione o cura fondamentali su cui le Procure stanno conducendo indagini esplorative. Ci riferiamo alla delibera  approvata dalla Giunta regionale  non ancora pubblicata (come mai?) sul Bur con la quale tra le altre cose si dispone “ che le Aziende sanitarie regionali potranno reperire nell’ambito di Rsa autorizzate all’esercizio di attività ex art. 8 ter. Dlgs 502/1992 e s.m.i posti letto dedicati a pazienti Covid postivi”. Un’assurdità contraria alle linee di indirizzo nazionali. Dopo aver scritto queste cose nero su bianco l’assessore alla sanità non cambi le carte in tavola dicendo che si vogliono impiegare “strutture nuove e inutilizzate”. Va accertato, come da notizie odierne sulla stampa, se dal momento dell’approvazione della delibera regionale ad oggi, pur in assenza della sua pubblicazione sul Bur, siano stati disposti dalle Asl spostamenti di pazienti Covid19 dalle strutture ospedaliere a Rsa in maniera tale da favorire l’aumento del contagio e dei decessi in strutture che dovrebbero essere protette. Se ciò fosse confermato saremmo in presenza di un fatto gravissimo. La delibera della Giunta e le dichiarazioni dell’assessore alla sanità sono un guazzabuglio di ambiguità. Alla Magistratura che indaga per capire se è stato fatto tutto per prevenire il contagio o in qualche caso per valutare l’ipotesi di reato di epidemia colposa chiediamo di andare fino in fondo nell’accertamento delle responsabilità. 

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