Dalla Festa Nazionale di Rifondazione Comunista il segnale d'una ripartenza

di Ezio Locatelli*

Possiamo dirci senz’altro soddisfatti.  La Festa nazionale di Rifondazione Comunista si è chiusa ieri sera, in bellezza, con un risultato politico, di partecipazione ed anche economico del tutto positivo. Doppiamente positivo visto che, dopo alcuni anni di assenza, siamo tornati a fare una festa nazionale, preceduta da alcuni giorni di festa provinciale, in una città importante come Firenze.

Tante persone, tanti compagne e compagni venuti un po’ da  tutta Italia, isole comprese, hanno animato un clima di convivialità e di intenso dibattito politico. Non solo c’è stata buona partecipazione a tutti i momenti pubblici, di confronto aperto sui tanti temi di attualità, lavoro, scuola pubblica, Europa, Sinistra e quant’altro. Il dato importante è stata la partecipazione attenta di compagne e compagni del partito, e non solo, ai  numerosi seminari di formazione e di lavoro che si sono svolti nell’ambito della festa. Così come importante è stata la partecipazione  e la  discussione all’assemblea dei segretari e delle segretarie di domenica. Un’assemblea contraddistinta, nella stragrande parte dei presenti, da una tensione positiva, da una ricerca costruttiva. Tanta voglia di scrollarsi di dosso l’immagine di partito ripiegato su se stesso. Tanta voglia di aprire un nuovo capitolo di ragionamento e di impegno per quanto riguarda il rilancio del Partito della Rifondazione Comunista, della sua presenza e iniziativa politica e, insieme, la volontà di aprire una fase nuova riguardo la costruzione di un campo largo della sinistra. Indubbiamente la festa di Firenze ha rappresentato, in particolar modo per chi vi ha partecipato, una bella sferzata di autostima, a cui il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, non ha mancato di dare il suo contributo nel  comizio finale e, prima ancora, nei diversi passaggi di discussione che ci sono stati. “Ripartiamo!”, è il titolo che abbiamo dato a  questa bella festa che si è tenuta con il contributo fondamentale, decisivo dei compagni e delle  compagne e del nuovo (e giovane) gruppo dirigente di Firenze. A loro, innanzitutto, va il nostro sentito ringraziamento.  Da oggi, quello che sembrava essere poco più che un auspicio, un titolo propagandistico è diventato un pezzo di realtà che sta nella testa di  tante compagne e compagni che non hanno rinunciato o  che stanno tornando “al lavoro e alla lotta politica”. In molti lo stanno facendo, lo stiamo facendo, con il senso di appartenenza ad una comunità politica, quella del Partito della Rifondazione Comunista, cui tutte/i noi vi facciamo parte – com’è stato fin dalla nascita politica -  in quanto liberamente comuniste e comunisti impegnati, non a parole, ma nella quotidianità della battaglia politica e del cambiamento sociale. Torniamo a questa battaglia contro le politiche neoliberiste di austerità, contro la distruzione dei diritti del lavoro e  di cittadinanza, degli statuti sociali, degli spazi di democrazia.Facciamolo col senso di una ripartenza, ridando slancio alla nostra azione politica, nel segno dell’autonomia e dell’unità.

*segreteria nazionale Prc-Se- responsabile organizzazione

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