FIAT-LOCATELLI(PRC): DIETRO LA DISSOLUZIONE DI UNA AZIENDA UN'INTERA CLASSE POLITICA E DI GOVERNO
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Non si tratta solo dell'abbandono di Torino e dell'Italia quale sede legale della nuova società, la FCA, nata dalla fusione di Fiat-Chrysler votata oggi dagli azionisti Fiat al Lingotto. Il problema vero riguarda il disimpegno in atto da tempo riguardo le attività di progettazione e di produzione che hanno ripetutamente disatteso qualsiasi ipotesi di rilancio dell'azienda in Italia.
TAV - LOCATELLI (PRC): NO AI DIKTAT DI CHIAMPARINO E RENZI ALLA VALSUSA
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Se Matteo Renzi non vuole essere sonoramente contestato è meglio che non raccolga l'invito di Sergio Chiamparino a venire in Valsusa per perorare i lavori della linea di Av Torino Lione. Non raccolga questo invito tanto più che farebbe fatica a giustificare il cambio di opinione di poco più di un anno fa quando, non ancora Presidente del Consiglio, parlava di "opera inutile", di "soldi impiegati male".
"I popoli in rivolta scrivono la storia... dalla Val Susa alla Palestina un sabato resistente"
Rifondazione Comunista aderisce e partecipa alla marcia popolare No Tav da Giaglione a Chiomonte, prevista sabato 26 luglio dalle ore 14.00
Una camminata per dire No alle grandi opere inutili e dannose che vengono imposte alle popolazioni e che fanno solo gli interessi di un blocco politico affaristico impegnato a realizzare queste opere speculative; per dire No alla repressione di un movimento che da piu' di 20 anni lotta contro la devastazione del proprio territorio.
Parteciperemo alla marcia No Tav anche con le bandiere e i simboli palestinesi, solidali con una popolazione inerme massacrata, ancora una volta, dalla brutale violenza del governo reazionario di Tel Aviv e dalla vergognosa indifferenza dei governi occidentali.
Invitiamo tutti quanti a partecipare alla manifestazione appuntamento alle ore 14.00 a Giaglione.
Torino, 25 luglio 2014
Segreteria Provinciale Prc
LA FESTA IN ROSSO CONTINUA NONOSTANTE LA PROTERVIA DEL PD
A poche ore dalla loro affissione il Pd ha provveduto a coprire tutti i manifesti che annunciavano la Festa in Rosso in svolgimento a Torino, in corso Moncalieri 422.
L'attacchinaggio "selvaggio" è stato effettuato, senza considerazione alcuna per una importante iniziativa in corso di svolgimento negli spazi cosiddetti politico ideologici che sono gratuitamente a disposizione di tutte le forze politiche, sociali a livello cittadino.
'NDRANGHETA NEL TAV IN VALSUSA. CHIAREZZA SU RESPONSABILITA' E COPERTURE
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc Torino ha dichiarato:
"Gli esponenti della maggioranza di governo non stravolgano la realtà. Dire che l'inchiesta sulle cosche mafiose in materia di traffico illecito di rifiuti, di appalti riguardanti grandi opere e Tav in Val di Susa che ha portato in queste ore a decine di arresti e indagati, sia una "dimostrazione di capacità di prevenzione e vigilanza delle istituzioni, della politica e della società civile" è null'altro che una presa in giro. Alcuni di questi arresti e indagati arrivano a scoppio ritardato, a lavori effettuati. In particolare è emblematico il coinvolgimento nell'indagine di imprenditori che hanno lungamente operato nel cantiere militarizzato Tav della Val di Susa, nonostante le reiterate denunce del movimento Notav di infiltrazioni mafiose.
Rifondazione Comunista di Torino aderisce al presidio antifascista contro la manifestazione di CasaPound a San Salvario
Da alcuni giorni nel quartiere torinese di San Salvario a Torino sono apparsi manifesti che promuovono per domani, mercoledì 25 giugno, una manifestazione dai tratti e dalle parole d’ordine tipiche dell'estrema destra con appuntamento a pochi metri dal circolo “Asso di Bastoni”. La conferma che tra i partecipanti c’è proprio la destra radicale, viene dall'annuncio ufficiale dell'adesione al corteo da parte dell'organizzazione fascista Casapound. “Contro il degrado e gli immigranti”, si legge nella locandina, ”scendiamo in piazza con il tricolore”.
RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: UN FRONTE DI LOTTA COMUNE CONTRO IL GOVERNO RENZI!
Lo scorso 13 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato la Riforma della Pubblica Amministrazione, composta da un Decreto e da una successiva Legge Delega.
Il Decreto contiene tre aspetti fortemente negativi:
• impone ai lavoratori e alle lavoratrici la mobilità obbligatoria, non contrattata, nell'arco dei 50 km, rendendo inoltre possibile il loro demansionamento
• colpisce la tutela sindacale, dimezzando distacchi e permessi sindacali
• allarga lo spazio di intervento della politica, aumentando la percentuale di dirigenti assunti senza concorso.
FIAT-MARCHIONNE: RESPINGIAMO I RICATTI DEL PADRONE
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc e Cadigia Perini, responsabile lavoro provinciale Prc dichiarano:
"Quello di Marchionne nei confronti dei lavoratori della Fiat è una ritorsione vergognosa che ci riporta alla protervia dei vecchi padroni delle ferriere. Marchionne, dopo aver bollato il legittimo sciopero indetto dalla Fiom sulle condizioni di lavoro come “incomprensibile, irrazionale e ingiustificato”, con una lettera ai dipendenti scarica sui lavoratori “ribelli” tutte le possibili disgrazie a partire dalla cancellazione di “opportunità preziose” fino a paventare non meglio precisate “perdite produttive”, tentando di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri. Da un lato i buoni, quelli che lavorano a testa bassa accettando qualsiasi condizione. “E' la crisi che lo chiede” questo è l'ennesimo ricatto rivolto contro i lavoratori. Dall’altro i cattivi, quelli che pensano che ai diritti sulla sicurezza e sulla dignità del lavoro non si deve rinunciare mai, nemmeno, anzi meno che mai, in tempi di crisi.
L'ESEMPIO DI BERLINGUER: QUESTIONE MORALE, LAVORO E DIRITTI PER CAMBIARE IL PAESE.
MERCOLEDI' 11 GIUGNO PRESIDIO IN PIAZZA CASTELLO DAVANTI ALLA SEDE DELLA REGIONE
Trent'anni fa moriva Enrico Berlinguer. Il suo ricordo è ancora vivo se Renzi e Grillo - che con i comunisti non c'entrano nulla - hanno strumentalmente fatto a gara per appropriarsene la memoria.
Berlinguer ha denunciato per primo l'emergenza della questione morale nel nostro Paese. Ha denunciato la deriva di un sistema fondato sull'illegalità, sull'alleanza tra apparati dello stato e la criminalità organizzata, sulla trasformazione dei partiti in comitati d'affari, su faccendieri che fanno profitti a suon di bilanci falsi e di sfruttamento dei lavoratori.
Le ultime vicende riguardanti grandi opere e malaffare dimostrano una volta in più l'attualità della questione morale. Berlinguer venne davanti ai cancelli della Fiat di Torino, quando nel '80 furono annunciati 15 mila licenziamenti, per dire che i comunisti stavano e dovevano stare dalla parte dei lavoratori anche e soprattutto quando le cose sembravano andare nel peggiore dei modi. In ciò va ricordato anche il sostegno dato al referendum per difendere la scala mobile.
ALTERNATIVI IN EUROPA, ALTERNATIVI IN PIEMONTE
SINTESI INTERVENTO DI EZIO LOCATELLI AL COMITATO POLITICO NAZIONALE PRC
Rispetto al voto del 25 maggio non pochi hanno parlato del ritorno di una nuova Dc, qualcuno finanche a dire del ritorno in un paese rimasto sostanzialmente democristiano. Ritengo che, il pensare di trovarci di fronte ad una risposta conservativa alla crisi, più che ad una operazione di modernizzazione di segno regressivo sia una valutazione che non contribuisce a fare chiarezza della realtà e dei nostri compiti
La Dc era una grande forza interclassista ma le analogie col Pd finiscono qui. Il Pd di Renzi, a vocazione ultramaggioritaria, poco propenso al compromesso sociale (anche e sopratutto per la mancanza di controparti sociali) è, allo stato attuale, il partito che più di altri è impegnato in un'operazione di riforme strutturali rivolte a smantellare e mercificare garanzie sociali, diritti del lavoro, a restringere spazi democratici. Riforme devastanti che Renzi, convinto di avere il coltello dalla parte del manico, intende più che mai portare avanti.
CHE FARE ORA?
I dati elettorali del Piemonte sono noti ma è utile ricordarli:
-alle Europee la lista “L’altra Europa” supera il quorum in Piemonte con 93.206 voti, tra i partiti componenti della lista Rifondazione Comunista con la lista unitaria “L’Altro Piemonte” comprendente Azione Civile, Sinistra Anticapitalista e Socialisti Democratici raccoglie 25.193 voti sul candidato presidente (poco sopra l’1%, 19.467 voti come lista) SEL in coalizione con Chiamparino raccoglie invece 40.873 voti, poco sopra il 2%.
Le due liste separate raccolgono in totale 66066, 27140 voti in meno della Lista “L’Altra Europa” nel suo complesso.
Innegabile il “valore aggiunto” della lista unitaria alle Europee, come innegabile il valore aggiunto dei suoi candidati (Curzio Maltese, neo-europarlamentare di questo collegio, ha raccolto molte preferenze ma non ha dato volantini personali, non ha battuto il territorio in lungo e in largo, ma ha avuto una esposizione mediatica molto forte parlano da sole).
Innegabile anche che la riproposizione della lista “Tsipras” anche in Piemonte (anche con SEL per essere chiari) non avrebbe assicurato il seggio in Consiglio Regionale, ma sicuramente avrebbe avuto un altro peso.
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